Gli Unknown Mortal Orchestra dicono mezze verità. Sono sconosciuti quel che basta a
tener fede al loro nome, ma sono tutt’altro che sinfonici. Riguardo al mortale lascio
decidere voi. In medio stat virtus, del resto. La storia è quella comune a molti gruppi post 9/11, con la sola variante che nel frattempo i social network si sono evoluti e se prima c?era myspace adesso sei un pivello se non hai un account Soundcloud o Bandcamp.
In più, per favore, sei pregato di farci sapere tutto quello che ti passa per la testa minuto per
minuto smanettando su Twitter.
Detto ciò, l?attenzione ricevuta caricando alcune tracce su i suddetti network ha scatenato
l?interesse di entità come Pitchfork e Fat Possum, e a quel punto l?home run era
assicurato.
In disco, le fila di questa orchestra sono formate da solo una persona che
risponde al nome di Ruban Nielson (Mint Chicks). Tutto secondo canovaccio quindi: oneman – band misteriosa che mette in moto la macchina dell?hype. Persino in Italia è successo
quest?anno, con buste di American Apparel in testa e teorie del complotto da spacciare
sottovoce nei backstage, ma quella è un?altra storia.
Tutto questo, però, non avrebbe alcuna importanza se non ci fosse attaccata della carne
da spolpare. Gli UMO ci regalano un mix tra bassi soul quasi Motown e chitarre alla
Captain Beefheart dal sapore un pò “Beck to the future”. La voce è filtrata da
quell?altoparlante che vedevi tutti giorni nei corridoi della scuola, quello bianco, un pò
ammaccato, in fondo al plesso vecchio. Messo li chissà quando, che quella unica volta
all?anno che veniva usato ti tranquillizzavi, chè in fondo pure il preside dava l?impressione
di farsi le canne.
Lo-Fi, Psichedelico, Garage, Citazionista, Groovy. Tutti aggettivi che potresti
tranquillamente inserire in storielle accattivanti per cercare di descrivere questo disco.
In buona sostanza quello che sto cercando di dire da diverse battute è che questa musica
è buona, mi piace e ci scriverei volentieri una recensione, se solo qualcuno me lo
chiedesse.
Unknown Mortal Orchestra – ‘Ffunny Ffrends’ from 4eyes on Vimeo.
Autore: Alessio Toro