Questo terzo lavoro discografico del napoletano Max Petrolio presenta un marcato ricorso all’elettronica, che senz’altro ben si coniuga con la spietata narrazione di un futuro disumanizzato che soffoca la vita in un Mondo chimicamente impazzito, irrimediabilmente rovinato dall’irresponsabile inquinamento umano.
E dunque il cantautore trova una nuova modalità espressiva ponendo in secondo piano la sua chitarra acustica, su cui era fortemente basato il precedente Discussioni in Farmacia con Animali Abili (2009), ed affidandosi ai suoni digitali; inoltre intermezza le canzoni di questo disco con monologhi e poesie futuriste nonsense incise con una voce androide, che trasmettono un forte spiazzamento e per la verità rendono il disco decisamente frammentato, oltre che al solito molto difficile da seguire, causa i testi visionari e alquanto astrusi (ndd).
Futurismo al contrario, che denuncia anziché esaltare l’era industriale e postindustriale, come in ‘Foreste Sottomarine’, ‘Jake e Dinos Chapman’ e ‘Telefoni Mortimer’, che lasciano dapprima angoscia e desolazione e poi una profonda compassione per l’essere umano (o per l’artista?, ndd), i suoi errori e la sua solitudine.
La salvezza, chissà, può essere racchiusa in un abbraccio (‘Stringimi’), gesto umanissimo sempre carico di significato, basta che non sia troppo tardi per poter tornare indietro… quest’album sembra a tratti la colonna sonora dell’emergenza rifiuti che attraversa la città natale del cantautore, Napoli, coi suoi paesaggi inquinati e malsani.
Petrolio tenta chiaramente di fare lo sperimentatore della forma cantautorale ma fa tuttavia fatica a mantenere salda la rotta per le troppe idee e stimoli; così anche la suggestiva ‘Lago Dragato’, tra i momenti di punta del disco, finisce per risultare una boccata d’ossigeno insufficiente.
Non ancora giunto dunque ad una forma definitiva della propria canzone, Max Petrolio necessita di ordinare, persino sottrarre, talvolta.
Riguardo l’elettronica, è ‘Piscina con Acqua Salata’ la cosa più evoluta, che s’avvale dei beat di Alessia della Ragione e di chitarra/organo di Paolo Messere.
Max Petrolio – Telefoni Mortimer from Marco Venditti on Vimeo.
Autore: Fausto Turi