Già da tempo siamo certi che Kendrick Lamar giochi in un’altra categoria e dopo la prima tappa dei Big Steppers Worldwide Tour possiamo umilmente confermarlo. In occasione del Milano Summer Festival del 23 giugno abbiamo assistito allo spettacolo di uno dei più grandi artisti della nostra generazione. Ha portato sul palco il suo ultimo capolavoro “Mr Morale and The Big Steppers”, così complesso quanto pieno di significato, e le main track più famose dei suoi album meno recenti (King Kunta, Humble, m.A.A.d City, Bitch Don’t Kill My Vibe, Swimming Pool, Alright, Money Trees,
DNA e Loyalty). Non si è trattato semplicemente di un concerto Hip-Hop ma di uno spettacolo a tutti gli
effetti: il suo ricco entourage ha permesso la realizzazione di coreografie che ci ricordano molto l’ultimo Halftime Show del Superbowl.
L’attitudine alla serietà di Kendrick è nota e anche sul palco italiano è riuscito a mantenere un approccio da “duro”, persino nei momenti più allegri. La particolarità sta nel fatto che sul palco Kendrick è Kendrick e il suo approccio sembra rispecchiare pienamente anche il suo modo di comunicare sui social: è entrato e uscito silenziosamente, senza le scintille che magari tutti si aspettavano, tipiche delle superstar.
A rimanere sorpreso è stato l’artista stesso che ha percepito lo scambio di energie con il pubblico, dopo svariate standing ovation e cori da stadio in suo onore. C’è stata una forte connessione con chi era sotto il palco. A chiusura del concerto, ha lanciato al pubblico un messaggio: “Ognuno insegna a qualcun altro, se ci ascoltiamo a vicenda troveremo sempre un punto comune che porterà a riconoscerci nell’altro e a elevare il nostro spirito.”
Anche se non sembra, K.Dot ci ascolta ogni giorno da Los Angeles e ci esorta a diffondere quei sentimenti che danno alla gente la possibilità di reagire di fronte alle proprie difficoltà. Non a caso l’ultima traccia in chiusura è stata Savior, a ricordarci che non è l’artista a doverci salvare con la sua musica, siamo noi a dover agire.
In conclusione, sia il pubblico che Kendrick hanno goduto dello spettacolo di giovedì sera. Dal canto nostro, possiamo confermare che questo live ci ha permesso di vedere un grande artista con occhi diversi, da persone alla pari che riescono a connettersi tramite un scambio fitto di emozioni, messaggi e musica.
I commenti della gente a fine concerto dovrebbero bastare per poterlo definire uno dei migliori live di sempre.
https://oklama.com/
instagram.com/kendricklamar/
autore: Antonio Turco
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