A scanso di eventuali equivoci, Gospel – di Davide Ravera musicista, autore, chitarrista e singer – sarà uno dei dischi di questo 2015 . Perchè? Perchè ingloba, veicola, scortica le inquietudini di questi frangenti senza mai cedere e cadere a una fosca rassegnazione. Ma anche perchè maledettamente vero e sincero, aprendo la sua improvvisa melodica sorniona, da crooner di provincia lasciandola scivolare come una liberazione interiore e d’interrogativo.
Dodici storie senza fronzoli, storie e viatici quotidiani di una vita posta nei coni d’ombra di – appunto – quella provincia che in fondo è abitata da ognuno di noi, storie di sangue, rapporti, degradi umani, malesseri solitari, tutte messe in fila come in una Via Crucis laica che l’artista illustra, canta, pensa e riflette con una estetica espressiva tra passione, vissuto e rinascita.
Prodotto da Umberto Palazzo, Gospel è uno straordinario spaccato tra realtà e vicenda, tra strade polverose e vicoli stretti d’intimità dove ritornano o si ritrovano gli spettri del quotidiano, i fantasmi che si riaffacciano incredibilmente spogli e mai ostentati; le ballate elettriche (Dovresti leggere di più il Vangelo, Emozioni deboli), lo spirito in levare di Cose calde, il caracollare folk che tremula in Canzone ruvida, La messa non conta o i sapori beat che smuovono la titletrack descrivono – come in una ambasciata d’assaggio – quello che si trova all’interno di questo ottimo registrato, un disco che sommessamente (non tanto) arde come una brace, come un’estate nella bassa modenese e dintorni.
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autore: Max Sannella