In quasi quindici anni di carriera i Mogwai hanno lasciato un segno indelebile nel panorama dell’indie rock, ed in particolare del post rock e con “Hardcore will never die, but you will” dimostrano di essere ancora all’altezza dei loro lavori migliori.
Questo ottavo lavoro si fa apprezzare molto e gli scozzesi sanno ancora quali corde andare a toccare per colpire l’animo dei loro fans. Forse con questo disco possono risultare ruffiani ma sicuramente la professionalità e la capacità di scrivere pezzi magistrali gli appartiene ancora.
Il disco, infatti, risulta complessivamente molto articolato, nel quale sono presenti tutti gli ingredienti classici che ha reso i nostri unici: dal noise alla wave al più puro post-rock, passando per l’alternanza tra pattern melodici e più complessi; vale a dire tra la quiete accogliente e l’aggressività delle schegge soniche.
Tuttavia il sound è sempre ottimamente amalgamato e non sono presenti sbavature. Così se “San Pedro” è un pulsante ed articolato rock, con deviazioni circolari math, “How to be a werewolf” è intrisa di un noise martellante. In altri brani si lasciano andare o a momenti eterei ed allucinati (“Too raging to cheers”) oppure ad ipnotismi sensuali e dance (“Mexican Grand Prix”).
Il brano che colpisce di più è “You’re Lionel Richie”, nel quale gli scozzesi si avvicinano come mai hanno fatto finora ai Neurosis, andando a perlustrare i luoghi più reconditi delle loro coscienze. Attendiamoci una nuova evoluzione nel sound dei Mogwai, sarebbe interessante se nei prossimi lavori approfondissero queste tematiche marcatamente metal.
Mogwai – San Pedro (OFFICIAL VIDEO) di subpoprecords
Autore: Vittorio Lannutti