Steve Wynn ha guidato per tutti gli anni ’80 la band senza dubbio più influente e carismatica del movimento a stelle e strisce neo-psichedelico Paisley Underground, i Dream Syndicate .
La sua carriera solista è iniziata ad inizio ‘90 in provvidenziale coincidenza con lo scioglimento dei Dream Syndicate, alla fine degli ’80.
Wynn non ha fatto certo rimpiangere il gruppo-madre sfornando per tutti gli anni ’90 ed a nuovo millennio iniziato (Static Transmission/2003) una serie di opere piacevolissime, da Kerosene Man a Fluorescent, da Dazzing Display a My Midnight incidendo per etichette diverse (Rhino, Zero Hour, Glitterhouse ) sino a quell’indiscusso capolavoro del 2001 che è il doppio desertico Here Come The Miracles (Blue Rose Records) , una sorta di summa della sopraffina e sapida vena cantautoriale maturata gradatamente nei dischi precedenti senza mai tralasciare l’eredità psichedelica dei D.Syndicate, pur se fatalmente stemperata in nuovi stilemi compositivi più accessibili.
Influenzato da sempre vocalmente e nelle liriche da Lou Reed e Dylan e come chitarrista da Neil Young, Wynn è stato coadiuvato costantemente in questi anni da Chris Cacavas, ex tastierista dei Green On Red .
Tutto ciò rappresenta praticamente il contenuto del primo dischetto di questo What i did after my band broke up, succulento
compendio (17 brani) del lavoro sodo compiuto dall’artista americano nell’ultimo decennio, trascorso anche in tours in giro per il mondo : pure in Italia ormai è di casa e molto popolare da tempo .
Ma la vera sorpresa di questa doppia uscita per la DBK Works è il secondo Cd, Visitation Rights, inciso in perfetta e magnifica solitudine con il fido tastierista Chris Cacavas.
Vecchi brani come James River Incident, Drought, Anthem, Something To Remember me by, Crawling Misanthropic Blues, Mandy Breakdown sono rivisitati, ma é più esatto dire ‘sublimati’ dai due con una sobrietà stentorea che ha del miracoloso ! Mai come in questo caso la voce di Wynn sa provocare brividi : la sua proverbiale distaccata freddezza interpretativa si libra libera da impedimenti ritmici nel tempo e nello spazio ; il limpido piano acustico, il mistico organo di Chris Cacavas sono partners discreti ma avvolgenti in queste rivisitazioni ispiratissime e trascendentali letteralmente scese dal cielo per farci soffrire con la loro bellezza sconvolgente!
Le più carismatiche ? Non ho dubbi : Anthem, Drought, Mandy Breakdown, Follow Me, For All I Care.
Autore: Pasquale Boffoli