“Ragazzi straordinari – Wunderkinder” di Giancarlo Marino
Casa editrice: Homo Scrivens
Anno pubblicazione: 2013
N. pagine 567
Prezzo: € 20,00
Siamo in una città immaginaria e senza nome, sede del governo del Tragenstad settentrionale, ispirato alla Berlino orientale della guerra fredda, e ci troviamo a 11 mesi e 3 giorni alla caduta del Muro.
Un gruppo di giovani artisti filomeridionali gestisce un traffico di clandestini oltre cortina. Sono belli, incantevoli, giocano, quasi come fossero bambini. Sono i ragazzi che vivono un tempo pieno di promesse – quello antecedente la caduta del muro – dove tutto può succedere, e la vita quotidiana è scandita dal “se”.
Il protagonista è il giovane studente di letteratura Hans Mueller, ma il racconto spesso è corale. Hans incontra gli altri ragazzi straordinari per caso al BauerHaus, un locale della periferia della capitale. Il pretesto dell’incontro è la musica: il giovane protagonista, studente di letteratura, riconosce il campionamento elettronico della “caduta di Varsavia” di Chopin, esprime un commento che cattura l’attenzione di Hanna Schmied, studentessa di Conservatorio, alle prese in una conversazione con Bea Riegler, iscritta a giurisprudenza.
Al gruppo si uniscono, Conrad Fischer, pittore, il fidanzato di Bea e Darius Weber, amico di Conrad, assistente universitario. Irrompe la polizia che effettua una retata. Da lì i magnifici quattro incroceranno le loro vite, e gestiranno un traffico di clandestini in contatto con i servizi segreti del Tragenstand meridionale.
Attorno ai ragazzi, un caleidoscopio di personaggi minori: prostitute, musicisti rock, ministri, doganieri corrotti e nobili clochard che contribuiscono a infittire domande e misteri. Fin dove sono disposti ad arrivare i giovani per portare a termine la loro missione? Chi è l’efferata spia meridionale conosciuta come l’Aldilà?
Una spy story che catapulta il lettore sin dalla prima pagina in un’atmosfera lisergica e patinata, che ricorda quelle dei romanzi di Philip Dick, e lo trascina in mille rivoli vorticosi fatti di situazioni grigie e improbabili, suspense e colpi di scena.
Lo stile è serrato, il linguaggio forbito. Colpisce la cura nella costruzione dei personaggi, ritratti ciascuno con le proprie peculiarità; soprattutto l’autore ne riesce bene a mostrare l’umana fragilità e la maturazione nel tempo.
Anche la scelta della dimensione temporale sembra azzeccata: Marino scandisce la vita dei personaggi facendola scorrere giorno per giorno in un countdown fino alla caduta del Muro per poi, sul finale, farci fare un balzo in avanti di vent’anni.
Ragazzi Straordinari è un viaggio allucinante sullo sfondo di un Paese in mutamento. Allacciate le cinture e preparati a tutto perché il tragitto è lungo e vorticoso.
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autore: Ornella Esposito