Li hanno fatti conoscere, alla fine, a questa famosa cena. Lui, Diego Abatantuono/Sandro Lanza e lei Francesca Neri, graziosamente ubriaca. Ma quella tresca gastronomica segna solo uno spicchio della vicenda che Pupi Avati, romanziere visivo di piccole (e perciò grandi) storie di famiglia, mette in scena.
Sandro Lanza è un nuovo guitto, attore da soap e filmacci; in pratica quelle pellicole settanta-ottanta che poi i critici più azzimati rivalutano alla grande perché, quei film, gli ricordano il periodo in cui le donne si scioglievano di fronte alle loro recensioni graffianti. Dal novero escono i lavori con il compianto Sergio Corbucci.
Questo attorucolo ha tre figlie in tre punti diversi d’Europa. Ha fatto parecchio male in passato alle loro mamme e, perciò, le tre ragazze – interpretate da un trio in concorso per il pomo di Paride: Violante Placido, Ines Sastre, Vanessa Incontrada – lo allontanano dalle loro vite, salvo ritrovare il bandolo della radice comune in un momento di forte difficoltà (lui si è suicidato dopo aver perso il lavoro nello show-biz). Insomma, il papà è sempre il papà anche se fancazzista, racconta Avati che tenta una fuga in avanti per organizzare la difesa teatrale della genitorialità, nel momento storico in cui la famiglia e il suo ruolo cambiano connotati, nella società della atomizzazione di affetti sempre più complessi.
Consesso familiare: cento di gravita permanente o porto delle nebbie? Nessuno dei due, ci dice il saggio Pupi, il nucleo è un punto di energia.
Per Abatantuono viene scelta una recitazione dal profilo basso ma non troppo. Scommessa vinta. Il “terruncello” di Eccezziunale veramente è ormai accolto a braccia aperte dai colonnelli del cinema italiano. Dopo il maestro emiliano è in arrivo un altro film con Mimmo Calopresti, girato in Calabria.
La cena del titolo – infine- è il pretesto, bello, di vedere Francesca Neri folleggiare amabilmente tra i deliri dell’alcol (e vomitare in un vaso. La mano in fronte, se vi interessa saperlo, gliela mette il risorto Diego-Alessandro, dopo la cena per farli conoscere).
Ultimo appunto: Avati continua con successo la sua attività di speleologo nel sottobosco del piccolo star system italiano: dopo Nino D’angelo, Neri Marcorè, Johnny Dorelli, Katia Ricciarelli, protagonisti a sorpresa dei suoi ultimi film, stavolta caccia dal cilindro Fabio Ferrari meglio noto come Chicco Lazaretti dei Ragazzi della Terza C.
Autore: Alessandro Chetta