Considerati ormai come un vero e proprio gruppo di culto, tornano da Austin (Texas) i Trail of Dead. Anticipato dall’EP “Festival Thyme”, “The Century of Self” riporta la band alle sonorità del passato calandola in una ritrovata veste indipendente ed artisticamente emancipata, libera da pressioni. Punto di svolta del gruppo, infatti, è stato lo scioglimento del loro contratto con la Interscope e la decisione di fondare al Richter Scale Records, licenziata per l’Europa dalla tedesca Superball. Potremo banalmente parlare di un album prog, ma “The Century of Self” è molto di più: un continuo zigzagare tra generi diversi, da cose più soniche a tratti anche epiche, fino ad arrivare a paesaggi più scarni e intimisti, che come attitudine può ricordare i norvegesi Motorpsycho.
Il 9 maggio faranno una tappa a Bologna presso l’Estragon.
Autore: red.
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