Virtuale reincarnazione dei Cardio, band perugina attiva dal 1998 al 2008 con un CD ed un DVD pubblicati, Il Testimone è un quintetto di rock italiano, e questo disco omonimo d’esordio è prodotto da Paolo Benvegnù.
Fortemente ispirati dal rock indipendente nazionale degli ultimi vent’anni, di Afterhours, Lele Battista, Marlene Kuntz, Diego Mancino e Le Vibrazioni, il gruppo struttura la propria musica sull’elettricità di chitarre e tastiere, tra rock e melodia, riuscendo talvolta a ricreare – ad esempio in ‘Giorni Fragili’ – delle suggestioni efficaci, con buoni testi e buone musiche, ma dobbiamo dire che generalmente la somma delle parti non dà il totale che ci si potrebbe attendere, ed il disco non riesce mai a decollare del tutto, non tanto per qualche scricchiolio nella scrittura, tutto sommato relativo, né per la forma – produttiva, ed esecutiva… – che invece è addirittura inappuntabile, ma piuttosto per mancanza di “spinta”, per un’intensità che dal disco non trapela, e per l’assenza di singoli episodi che si elevino al disopra degli altri, per suscitare interesse o scosse emotive forti.
‘Campi di Sale’ è un brano esemplare in proposito, con finalmente buone idee – la coda finale riprende certo grunge, ed i Velvet Underground… – esecuzione inappuntabile, ma a cui manca la zampata vincente che faccia del brano un qualcosa di speciale.
Autore: Fausto Turi