Il progetto nato tra Latina e Rimini dall’incontro tra Daniele Iudicone (voce, testi e melodie) e Lorenzo Sebastiani (produzione, registrazione e arrangiamenti) compie 11 anni quest’anno e per “festeggiarlo” gli Humana hanno lanciato il loro terzo disco, Un Altro Giorno, prodotto da DML (Digital Music Label) e distribuito da Believe Label & Artist Solutions, all’insegna di una svolta musicale che impreziosisce e rende più suadente il loro sound.
L’attacco della prima traccia, Mi Arrendo, è un vero e proprio manifesto: a entrare subito, con un attacco immediato, è proprio la base elettronica, su cui entrano voce e poi la graffiante chitarra.
La seconda traccia, Con Te, segue la stessa scia, ed è scelta come singolo per lanciare l’album. La svolta musicale degli Humana è già tutta qui, chiarissima, decisa, e assolutamente funzionale ed efficace.
Non c’è però solo l’elettronica a rendere nuovo il sound degli Humana: le atmosfere cupe e decisamente punk del primo omonimo album della band (2012), confermate poi successivamente nel secondo disco Karma del 2018 (secondo disco ambiziosissimo, perché gli Humana lanciano subito un concept album, ambientato in un’epoca futuristica stile Blade Runner, dove tecnologia e intelligenza artificiale dominano e rendono più soli gli umani) lasciano qui il posto a messaggi che contengono barlumi di speranza. Così per esempio, Con Te, ma anche e soprattutto la Title Track, dall’intro decisamente Depeche Mode, Un Altro Giorno, dove è la grinta e la sfida positiva al futuro a fare da collante (“guardiamo dritto avanti, un altro giorno arriverà, ci prenderemo tutto quello che ci spetta, voglio il nostro posto”). Molte canzoni poi sono dedicate a storie d’amore, ma non sempre romantiche e a lieto fine, ed anche questa è una novità per gli Humana.
La band arriva all’elettro-rock non certo improvvisamente e in un colpo solo: già nel primo disco, decisamente basilare in quanto a sound di chitarre, basso, batteria, è però presente la cover di Rock ‘N’ Roll Robot di Alberto Camerini, che è giù un omaggio e una citazione all’elettro-punk anni ’80 di casa nostra. La scelta stilistica degli Humana di collegare una certa tradizione italiana underground (nel secondo disco per esempio è presente la bonus track Punk Prima di Te, cover di Enrico Ruggeri) al più universale contesto punk è stata peraltro ribadita nei live che accompagnano questo terzo disco, che tra marzo e maggio hanno visto la band tra Roma, Genova, Firenze, Fisciano, Torino, Parma, Rimini, Bergamo, Milano, date in cui hanno presentato un concerto con tanti omaggi, che vanno dai Sex Pistols e Ramones fino ai Linkin Park, ma anche con la resa live di Rock and Roll Robot, e con un Dj Set Rock Party che appunto vuole conciliare questo viaggio musicale nella storia delle band che li hanno ispirati con la nuova sonorità elettronica che fa muovere e ballare.
A mantenere lo spirito delle origini, puramente punk, vi sono poi nel disco pezzi come la cupa Dal Profondo e la grintosissima Lontano, o la durissima Vedo Chi Sei, dove la sessione ritmica funambolica e la chitarra distorta riconciliano gli Humana con il loro sound degli esordi. Ed è proprio in questi pezzi che si coglie il valore aggiunto di Tommy Graziani alla batteria e del basso di Marco Dirani (veri Deus ex Machina della dinamica dei pezzi), e soprattutto delle chitarre di Andrea Morelli, grande arrangiatore, capace di riff e assoli che portano gli Humana ben oltre il cammino tipico del rock di casa nostra.
Complessivamente, va detto che non ha molto senso e non rende giustizia al disco disco distinguere fra brani punk e brani elettronici: c’è un gradevolissimo mix sonoro costante, diffuso, che porta gli Humana a evocare alle orecchie degli ascoltatori sia i Litfiba dei primi dischi (vedi per esempio l’intro e il refrain di Dimentica) sia i Subsonica (Mi Arrendo, Vedo chi Sei) il che è davvero tanto per una band che è solo al terzo disco.
Un Altro giorno si configura perciò come il disco della maturità sonora, della crescita e della svolta, anche grazie all’aiuto di Chris Gehringer (produttore che ha lavorato con artisti di fama internazionale come Madonna, Drake, 50 Cent e Lady Gaga), che li ha letteralmente accompagnati in questa evoluzione, a partire dal EP del 2021 Human Electro masterizzato a New York, “risciacquando” i panni tutti italo-indie della band in acque sonore più internazionali, che si notano per esempio negli intro di tutti i pezzi, sempre efficacissimi, intensissimi ed esplosivi, (ancora un altro esempio è l’intro di Destino, in tono più dimesso ma pieno di intensità emotivo, di quella che è l’unica canzone che forse in questo disco si può definire ballata) vero marchio di fabbrica di questo disco adrenalinico che non concede spazi a ballate e a momenti di riposo.
L’energia ritrovata della band si è costruita tappa per tappa a partire dalla inevitabile pausa Covid fino al Summer Tour del 2022 (16 tappe sold out) e la partecipazione a diversi festival musicali indipendenti come il MEI di Faenza fino alla 34° edizione di Sanremo Rock. Tutto questo lavoro ha trovato il suo compimento nella raffinazione dei riff e delle basi elettroniche del disco, dove anche la voce e la linea metrica di canto di Iudicone trova una collocazione efficacissima e inedita, di cui è testimonianza per esempio il quasi-rap di Nei tuoi Ricordi, decisamente la canzone più Linkin Park style del disco.
Anche se Un Altro Giorno si configura fin qui come il loro capolavoro, vi sono certo ancora margini di miglioramento (quale band al terzo disco non li ha?): ma appare chiaro che la direzione sonora è stata trovata, perché la scelta dell’elettro-rock unito a sani brani punk dal ritmo tostissimo permette di rendere al meglio le capacità musicali talentuosissime di Graziani, Dirani e Morelli, con Lorenzo Sebastiani grande regista sonoro e “direttore d’orchestra”.
Alla band non resta che coglierne gli esiti, e traghettarsi con il nuovo slancio verso nuovi ambiziosi e meritati obiettivi.
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autore: Francesco Postiglione