Un duo stoner-rock: se po’ fà? E perché no? Il dubbio ce lo tolgono i lombardi Quarzomadera nelle vesti di Davide Sar e Tony Centorrino i quali, ben consci del maggior carico di lavoro che devono accollarsi, continuano alacremente il loro discorso rock col quinto lavoro “La storia è anche ora”: 8 pezzi vibranti, sudati, che giungono a distanza di un lustro dal precedente “Apologia del calore”.
Il singolo “Separazione alpha” spalanca la porta d’ingresso mettendo subito i puntini sulle I-cone stoner con graffio costante per evidenziare come il tema del distacco contempli anche aspetti migliorativi e di crescita, senza il timore che “La pioggia dietro i vetri” possa opacizzare idee e visioni di vita, nella quale il tessuto strutturale del combo lombardo è concreto e veemente, analogamente a “Potere ed ambizioni”, sebbene l’asse esecutivo di quest’ultima innesti vistosamente una marcia grunge in più. Quando arriva la traccia 4, si deduce che “Le logiche” ideative dei Nostri non hanno regole: qui partono con tratta indie per poi sfoderare un’insolita energic-ballad. Invece, “Ricorsi” si presenta con uno slow-guitar a la Stone Temple Pilots fuso con tastiere ‘70’s di reminescenza hard-rock ed è concretamente un bel sentire filo-nostalgico. Poi, “Quando mi ritrovo” a sentire il loro vigore, realizzo che han saputo assimilar bene le lezioni dei vari Audioslave, Pearl Jam, Soundgarden e, nonostante il duo può sembrare un’opzione ardita per una band stoner, evidentemente con questa formula Davide e Tony han trovato l’ideale dimensione artistica per esprimersi.
A viaggio quasi concluso, troviamo l’eclettica stranezza di “La nostra realtà incostante”, formulata con inserti di spoken-word, in un percorso lento e visionario che permette al power-duo di non stagnare nei soliti acquitrini sonori e, col delirante ronzio di chitarre in “Payattika” si congedano da un album atto a creare quel connubio vincente tra retrò e moderno, rispettando in pieno la loro identità musicale ed indole formativa.
In scena da vent’anni e al quinto lavoro, ormai i Quarzomadera sanno come e dove sparare cartucce calde, abrasive, quasi incendiarie per continuare a generare progetti sostanziosi e possenti, per trovare nel mix sonoro il nucleo ideativo più compiuto e credibile.
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autore: Max Casali