Iniziativa affascinante e lodevole quella che sta portando avanti il regista indipendente Robert Fantinatto da Toronto, Canada, già autore di “Echoes of Forgotten Places” del 2005.
La sua prossima realizzazione sarà “I dream of wires – The Modular Synthesizer Documentary“, un film-documentario sui sintetizzatori modulari, la loro storia, l’influenza e la rivoluzione che questi strumenti-assemblaggi hanno apportato nel campo della musica.
Fantinatto ha fatto un pò capire che questo documentario è partito dalla passione-ossessione di alcuni produttori, collezionisti e musicisti ma alla fine…dovrebbe appagare un po’ tutti gli appassionati/malati dei synthesizers, spesso al limite del fanatismo!
Le riprese saranno terminate per l’estate di quest’anno e in inverno dovrebbe esserci l’uscita definitiva per una durata totale prevista intorno ai 90 – 120 minuti di filmato.
“Dovrebbe” in quanto il progetto è finanziato tramite una raccolta fondi promossa in rete: da semplici acquirenti di DVD e gadget fino a diventare effettivi produttori del documentario ognuno può contribuire con tariffe prestabilite e come meglio crede a questo “sogno”…e quando tutto manca Fantinatto dice di non disdegnare semplice pubblicità sui social o recensioni come questa!
Tanti i musicisti/compositori coinvolti ed essendo il tutto in corso d’opera se ne prevedono degli altri, frattanto da Solvent (che curerà anche la colonna sonora) al leggendario Morton Subotnick di “Silver Apples of the Moon” del 1967, la scelta dei protagonisti è ampia e trasversale, con interviste direttamente da studi sparsi per mezzo mondo che appaiono come laboratori di ricerca o shuttle lunari…e se ne vedranno delle belle, tant’è che è gradita la citazione a Gary Numan…
Fanatici di Arp, Moog e Buchla fatevi avanti!!
Autore: Luigi Ferrara
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