Espiare: scontare un errore, una colpa subendone la punizione.
Briony, piccola scrittrice di sogni teatrali, adolescente e autoritaria si scontra con violenza travolta dalla gelosia che prova nei confronti della sorella più grande, Cecilia.
Sorelle che vivono due vite cronologicamente contemporanee ma fortemente opposte immerse in crudeltà emotive, pregiudizi sociali ed errori che stravolgeranno la vita e la morte.
Provano entrambe una grande passione per il giovane Robbie, loro “fratellastro” intrappolandole in una guerra che imprigionerà la famiglia, il benessere, le loro vite e il futuro.
Una menzogna, una falsa accusa, la guerra, il sogno di un ritorno, di un perdono, l’attesa della morte, il ticchettio dei tasti di una macchina per scrivere, il sangue che macchia i camici delle infermiere, un presentimento di un ricordo già troppo lontano che sanguina come una ferita che non si rimarginerà mai.
Destini e vite che non si incroceranno mai più.
Il tempo fa il suo corso nel turbine di sentimenti, di stati d’animo e di età diverse.
Appassionata confessione della romanziera che appare nel finale disperatamente rassegnata e visionaria.
Film dalla regia difficile e descrittiva.
Con Keira Knightley, James Mc Avoy, Saoirse Ronan, Romola Garai, Vanessa Redgrave, dal regista Joe Wright di “Orgoglio e Pregiudizio”, ha aperto la 64° Mostra di Venezia.
Tratto dal romanzo best seller di Ian Mc Ewan è un film un po’ noioso, lento, dalle immagini incastrate per cercare di non far abbassare il livello di attenzione degli spettatori, dal finale inaspettato.
Più che un film da vedere è un libro da leggere.
Autore: Chiara G.