“Waiting for” Roger Waters “to show you the way” del suo The Dark Side Of the Moon (la cui uscita integrale è prevista per il 6 ottobre 2023), con la pubblicazione anticipata di Time (Cooking Vinyl – Egea Music – The Orchard) – preceduta dalla splendida Money di cui si è avuto modo già di parlare su queste pagine -, Waters ha posto un altro mattone nel muro del lato oscuro della sua luna.
“Hanging on in quiet desperation” paluda il tempo in ovattati “frames” che emendano, come in una immagine al negativo, ogni suono “metallico”, “ripiegando” più che “risolvendo”, e lo ingentiliscono di romantica mestizia sublimata dalla chitarra che annuncia il cantato e dal contraltare di organo e della voce “razionale” del theremin che trasportano l’ascoltatore in un tempo senza tempo, i cui ingranaggi si muovono con meccanica quantistica.
La musica e il cantato/recitato di Time (che si conferma formula “lirica” tanto affascinate quanto vincente) appaiono esattamente coerenti con il mood “registrato” in Money, preannunciando una tanto sincronica quanto diacronica visione d’insieme.
Come da tradizione, sebbene il tempo fosse passato e la canzone finita, anche la Time di Waters ha altro da dire con la apparentemente non dichiarata Breathe (Reprise) che “incanta” e sospende i giri … “to hear the softly spoken magic spells”.
“The voice had been there all along/Hidden in the stones in the rivers/Hidden in all the books/Hidden in plain sight/It was the voice of reason” fa didascalica chiarezza e segna un ulteriore punto sulle coordinate di ciò che The Dark Side Of The Moon – Redux sarà (e forse sarebbe dovuto essere per Waters).
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autore: Marco Sica