In un periodo nel quale è stato messo al centro dell’attenzione il ‘femminicidio’ le Agatha decidono di stare ‘sul pezzo’ a modo loro. Il loro ultimo lavoro, infatti, si apre con un brano intitolato “1981”, anno in cui finalmente è stato abrogato il cosiddetto ‘delitto d’onore’.
Il duo milanese continua a sparare in faccia all’ascoltare feedback e noises pesanti. Il sound delle Agatha è frenetico ed ha un grado di tensione sempre molto presente. In alcuni scorci il duo si avvicina al sound degli oVo, anche se spesso i brani sono più tirati e potenti.
Con solo un basso ed una batteria che creano un sound potente, come dice lo stesso titolo dell’album, che tradotto dal latino non fa altro che ribadire il concetto che è dietro al loro sound.
L’album è un grido catartico e di liberazione che sconfina nei singulti del grunge più primordiale, mai arrendevole, piuttosto rivendicativo della propria identità femminile e di rocker.
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autore: Vittorio Lannutti