Fernando Corona, alias Murcof, è diventato il pupillo della Leaf grazie all’ottimo riscontro (anche di vendite, pare) del suo brillante esordio, “Martes”, di due anni fa.
Questa nuova pubblicazione, “Utopìa”, include le due tracce già pubblicate nel 12” dell’anno scorso (“Ulysses”), due brani totalmente inediti e una serie di remix, per un totale di undici pezzi.
La lunghissima “Ulysses”, in apertura, disegna spazi infiniti e atmosfere eteree, su cui le micro-pulsazioni ritmiche si adagiano senza disturbare più di tanto una quiete da deserto siderale (?!). La “Maiz” riletta da Jan Jelinek è infarcita di jazz sminuzzato, con un contrabbasso che flirta con glitch e cigolii digitali, nello stile del musicista tedesco. Lo stesso brano diventa un pasticcio di rumori e melodie sfuggenti, sottoposto alle sperimentazioni degli Icarus.
Molto bello il remix di “Memoria”, a mio avviso uno dei migliori episodi di “Martes”, che nelle mani di Seth Horvitz acquista dinamicità e propulsione ritmica, sospinto da corposi beat minimal techno. Colleen offre un remix di “Muim” sognante e immaginifico, con i suoni – classicheggianti – che tutto d’un tratto vengono risucchiati nel vuoto. I due brani nuovi del musicista messicano non si discostano molto da quello che c’aveva fatto ascoltare fin ora. In “Ultimatum” un violino malinconico sottolinea beat elettronici secchi e penetranti; “Una” sposa archi campionati e dub astratto, battute lentissime e suoni sospesi a mezz’aria. Consigliato.
Autore: Daniele Lama