Nostalgina è l’esordio discografico del giovane cantautore torinese Bianco, prodotto da AntiAnti (sigla dietro cui si nasconde Dade, bassista dei Linea 77) , composto e inciso in maniera istintiva e domestica con una strumentazione leggera: chitarra acustica, basso elettrico, voce e computer e poco altro, tra l’altro con un odioso contrattempo: una prima versione dei brani andata perduta con la memoria dell’hardware del computer cancellata, tutto da rifare …
A tratti sembra un disco acustico slowtempo dei Linea 77, ma fondamentalmente Bianco s’inserisce nella generazione dei nuovi cantautori indipendenti italiani, con Filo Q, Le Luci della Centrale Elettrica, Edipo, Dente, e “Nostalgina” contiene 13 episodi nei quali il cantautore fa una serie di osservazioni sul Mondo, particolarmente sul suo, senza offrire verità o soluzioni, ma mettendo in pratica una narrazione disordinata che sa tanto di reale.
Alcune canzoni sono fulminanti, come l’entusiasmante ‘Raccontami’, o il singolo ‘Mela’, per il quale è stato realizzato un videoclip con camera fissa, o il divertente blues ‘Tre Passi Avanti’ molto anni 60.
Canta così, Bianco, in ‘Splendidi’: “Sarebbe un sogno mantenere un figlio con il rock, avere una famiglia sana ed uno stereo; vivere in un mondo magico, con Marco Carta benzinaio e in classifica Josh Homme<7em>”, e in diverse occasioni – nella vibrante ‘Bum’, con un buon ritornello – fa osservazioni sulla musica indipendente, su come la crisi del mercato discografico colpisca alla cieca tutti coloro che si muovono al suo interno, oppure su Torino, e ci mette moltissimo della sua quotidianità – ‘Arpeggi e Sigarette’ – permettendoci di entrare dentro la sua vita. ‘A Lavorare’ è un dub interlocutorio, e spessissimo, sotto la pelle dei brani, si percepisce un inconfondibile scheletro blues, mentre elettronica e arpeggi acustici fanno il resto.
BIANCO / Mela from INRI on Vimeo.
Autore: Fausto Turi