“The echo show” è il secondo album del combo parigino che dilata e diluisce il suo psyco-pop prendendo spunti da Stereolab, My Bloody Valentine, Kraftwerk, Can e Pavement. Il duo rimiscela il tutto dando al sound un tocco personale rendendo ambivalenti molti dei dodici brani in scaletta, tra momenti eterei e altri circolari o vibranti. “Sparkling sunbeam” per esempio è tanto ammaliante, quanto nervosa, mentre “Logic winds” incalza su un pop-rock incessante, a differenza del crescendo di intensità di “Analog wheel” con quelle arie che sembrano provenire direttamente dall’Islanda (vedi Sigur Ros) e Canada (vedi Arcade Fire).
autore: Vittorio Lannutti