“Faces” è il tredicesimo lavoro in ventidue anni di storia per i pesaresi Cheap Wine, frutto di una coerenza e di un’indipendenza invidiabili grazie alle quali il quintetto ha acquisito un’enorme autorevolezza a livello nazionale e internazionale. Il tema di questo disco è quello di coloro che non riescono ad adattarsi ad uno status quo fatto di ipocrisie e di copioni già scritti. Le facce descritte in queste undici ottime ballate sono quelle di coloro che ad un certo punto non ce l’hanno fatta e hanno preferito cambiare aria pur di non reprimere la loro vera natura. In altre parole il tema del disco non è lontano da alcune grandi opere dello scorso secolo, come “1984” o “Farenheit 451”. Come già accennato, la struttura di questi brani è quella della ballata, ma come sempre i CW hanno molte cartucce da sparare, per cui troviamo una lunga coda finale nella title-track, che evoca gli Who, il blues sullo sfondo del rock coinvolgente di “Disguise”, i wah-wah della tesa “Made to fly” e i rimandi nella lunga ballata in salsa Neil Young di “Head in clouds”, passando per il pop-rock di “The great puppet show” e la cavalcata rock di “Misfit”. Un altro centro pieno!
autore: Vittorio Lannutti