Esponenti di un indie-pop raffinato e ricercato, i Pecksniff giungono al secondo lavoro dopo che l’anno scorso avevano esordito con “Elementary watson”. I dieci brani contenuti in “The book of Stanley Creep” sono prevalentemente acustici, impreziositi dall’uso di tastierine e giocattoli, oltre a flauti e violini. I temi prevalenti sono quelli bucolici, con l’alternanza di voci femminili e maschili e in particolare nel pop di chiara ispirazione inglese “Inside of me a forest”. Molti brani poi sono caratterizzati dalla ballata o in chiave irlandese come nella title-track o nell’iniziale “Baby hurricane”, dove non mancano alcuni lievi affondi noise o ancora in “Good landscape”. La conclusiva “We change the weather” è impreziosita dal contributo di Luca G dei Julie’s Haircut.
Autore: Vittorio Lannutti