Andate a parlare con i Röyksopp delle proverbiali difficoltà legate al secondo album. Chiedetegli quanto sia stato difficile lavorare al seguito di un esordio fortunatissimo come “Melody A.M.”. Vi guarderanno, con i loro sguardi nordici imperturbabili e gelidi, come se non capissero bene di cosa stiate parlando, probabilmente.
Si, perché di questa “difficoltà del secondo disco” i Röyksopp probabilmente non avranno mai neanche sentito parlare, come dimostra il risultato di “The understanding”, un disco che suona senza sbavature né incertezze. Frutto di una determinazione e di un grado di maturità tali da lasciare interdetti.
“The understanding” si presenta come un disco più complesso e “corposo” del precedente, meno melenso e più “vivace” dal punto di vista ritmico.
Resta come filo conduttore tra i brani un certo mood malinconico, che non intacca – comunque – l’essenza di un disco dai toni perlopiù accesi, “solari”, brillanti.
Si passa dal soul elettronico di “49 percent”, al respiro electro di “Sombre detune”, dal funk sintetico di “Follow my ruin” alle melodie malinconiche di “Beautiful day without you” e le progressioni strumentali di “Alpha male”, mentre il songwriting del duo si esprime al pieno nel pop elettronico cristallino, palpitante e irresistibile di “What else is there?” e del singolo “Only this moment”. Disco gradevolissimo. Un ritorno in grande stile.
Autore: Daniele Lama