Appleyard College realizza una piccola sinfonia pop sperimentale, in buona parte minimalista, idealmente associabile ad algide immagini di sogno, come fosse la colonna sonora di un filmato di Toshio Matsumoto, ecco il lavoro d’esordio di questo giovane musicista che parte dalle sue esperienze sia come sonorizzatore di cortometraggi, sia come collaboratore di gruppi musicali, per realizzare un lavoro molto espressivo, avvolgente, romantico ma al contempo sfuggevole.
Su suoni acustici di pianoforte e chitarre, il compositore cosentino sparpaglia con criterio schegge di drone music e noise, che liquidamente ci conducono in un luogo “non luogo” che è piuttosto “sensazione” di essere lì, e ad evocare il viaggio c’è anche la copertina dell’album; non a caso il lavoro – 49’20”, per 11 tracce – si propone come un ambizioso concept attorno al tema dell’innocenza infantile e della sua perdita (inquietante, in proposito, il testo della ballata folk ‘Mr.Vanishing’). Le canzoni sono divise in 3 parti, di cui la seconda, ‘Entrapment/Fake Prayer’, ha davvero carattere sinfonico orchestrale, con chitarra acustica, pianoforte e voce che trascinano dietro di se una sezione archi ben sintetizzata. Sotto l’aspetto musicale, è qui il cuore del lavoro che, almeno nella struttura, ricorda la nostalgica colonna sonora ‘Obscured by Clouds’ dei Pink Floyd, ma ancor di più, devo dire, i lavori dei Chroma Key di Kevin Moore, altro notevole adepto delle colonne sonore di film che non esistono: da recuperare – ed è un consiglio prima di tutto per lo stesso Appleyard College – il suo ‘Graveyard Mountain Home’ del 2005.
Il disco si scolla nella terza parte prevalentemente elettronica, troppo confusa coda sperimentale. Da rivedere anche il cantato, ancora migliorabile.
Autore: Fausto Turi