I francesi Fire at Will sunano hardcore moderno, hanno un approccio piuttosto monolitico in cui il suono rimane esattamente identico lungo tutto l’album, che è composto da 12 brani e si collega ai gruppi della costa Est, tipo i soliti Sick of it All/Gorilla Biscuits. I testi delle loro canzoni spaziano di continuo dall’attualità sociale, ai fumetti anni 50, ai b-movie di fantascienza, mentre la cattiveria e la robustezza dei suoni, e l’urlo del cantante sono bilanciati da vari passaggi punk in cui la ritmica cambia, facendo tirare il fiato; in altri casi la musica dei Fire at Will si contrae invece in uno spasmo, e diviene metal, pesante e oscuro, quasi sul genere Biohazard, ma sono solo rapide fasi.
Il gruppo ha entusiasmo e buone capacità musicali, fa del ritmo la propria missione – no assoli, o soluzioni del genere – non si spinge nella brutalità totale anche perché non è la propria specialità, piuttosto punta sulla velocità e l’articolazione delle soluzioni chitarristiche, con stop’n’go e sfiancanti cambi di ritmo (‘Drastic Turn’) accontentano soprattutto i fans di questo tipo di hardcore più sbarazzino, californiano, e in un brano come ‘Dancing with the Living Dead’ vediamo appunto questa attitudine, che però ci guardiamo bene dal definire propriamente melodica.
Un altro eccellente anthem hardcore giovanile è poi ‘Leave the Kids Alone’, con un intelligente trasformazione del brano dopo due minuti in qualcosa di molto diverso, e tra l’altro questo dettaglio ci permette di sottolineare un altro aspetto di questa band: la durata piuttosto lunga dei pezzi, mediamente attorno ai tre minuti, spesso appena sotto i quattro; ‘Welcome’ è forse il brano più caratteristico della musica dei Fire at Will, con un suono magmatico e un urlo rancoroso e isterico.
I Fire at Will sono dunque una giovane, nuova interessante band europea, che non inventa o rinnova l’hardcore, ma s’appropria di un immaginario giovanile ormai non certo solo d’Oltreoceano; la band è composta da Mathieu Agest (chitarra), Laurent Agest (batteria), Quentin Rettig (voce) ed Olivier Lolmede (basso).
Autore: Fausto Turi