Giamaicano, della vecchia scuola reggae – classe 1957 – Winston McAnuff ha mostrato negli anni curiosità e disponibilità verso la contaminazione con altri generi, e collaborando con artisti rock, elettronici e soul ha raggiunto una buona notorietà in Francia, negli ultimi 15 anni. Figlio di pastori, soprannominato Electric Dread come il titolo di un suo disco del 1986, autore anche per altri artisti reggae, concentrato su temi spirituali e sulla denuncia della condizione miserabile in cui vive la sua gente in Giamaica, McAnuff scrive e canta rispettando in toto la forma in levare più tipica, e tuttavia in questo lavoro verifichiamo che pur mettendo da parte la contaminazione con rock ed elettronica che aveva caratterizzato i precedenti lavori con Camille Basbaz e con i Java, la sua voce si distende ora in un elegante contesto incentrato su pianoforte e fisarmonica suonati da Fixi, artista francese che contribuisce a generare questo forte contrasto che funziona molto bene, pur snaturando un po’ la vocazione sgangherata più tipica del reggae.
A New Day contiene 13 brani e si apre col singolo intitolato ‘Garden of Love‘, inno alla vita caldo e solare, con pianoforte, fisarmonica ed una sezione ritmica su tempo jazz, mentre ‘I’m a Rebel‘ e ‘One, Two, Three‘ sono brani dub resi particolari dall’espressivo suono della fisarmonica di Fixi; con ‘You & I‘ si fa largo un ipnotico e turgido groove afrobeat in cui però è riconoscibile la calda vena reggae: momento interessante del disco, specialmente quando nel finale si fa spazio anche il mantice della fisarmonica. Con le toccanti ‘Johny‘, ‘A new Day’, ‘If you Look‘ e ‘What dem Say‘ il vocione profetico rastafari di Winston McAnuff canta i suoi inni all’umanità in un contesto pianistico talmente avvolgente ed elegante da da ricordare il Buju Banton dei bei tempi, e ‘Heart of Gold‘ ha una trama relativamente complessa: un reggae dal carattere orchestrale, in pratica; ‘Coconut‘ è un piacevole roots reggae nello stile di Ziggy Marley. La fisarmonica in alcuni frangenti dà ai brani il tono nostalgico e profondamente europeo della chanson française, che come spiegato crea un contrasto ibrido ed originale con la voce di Mc Anuff.
A New Day non porta sorprese ma senz’altro piacevolezza e calore a piene mani; per quanto poco possa contare, sembra uno di quei dischi che a fine anno vincono il Grammy nell’ingiustamente ghettizzante categoria della cosiddetta world music.
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autore: Fausto Turi