Nuovo lavoro sconvolgente del duo rap Uochi Toki. Questo cd, come suggerito dagli stessi autori, va ascoltato per intero, come se si stese leggendo un libro. Tutti i brani sono un flusso continuo di parole rappate con una base elettronica, che attinge molto dagli ascolti recenti del duo, vale a dire: Queen Of The Stone Age, Kyuss, Metallica, Bela Bartok e tanti altri, ma tutta la musica è rigorosamente filtrata. Il lavoro è diviso in due parti. Le prime sei canzoni sono frutto delle esperienze vissute dal cantate Matteo Palma (Napo) e/o dai suoi parenti. Napo parla di tutto, della morte e della malattia (“Il cinico”), del ritorno ad un’alimentazione artigianale (“I mangiatori di patate”) o della pubertà (“Il ballerino”), fino alle radici anarco-musicali dei suoi avi (“Il nonno, il bisnonno”). Nella seconda parte, invece, i secondi sei brani sono popolati da personaggi immaginari e quindi passano in rassegna “Il piromane”, nella quale traspare l’insofferenza del vivere in una città, “Lo spadaccino”, nella quale viene rivendicato il diritto di morire come si vuole o “L’osservatore”, dove viene descritta la città di notte, ma dove non mancano momenti altamente introspettivi, con scretchs impetuosi ed accelerati. Nel panorama hip hop italiano quello dei Uochi Toki sono una delle esperienze più interessanti, per il fatto di non cadere nella retorica nella quale troppo spesso cadono i rappers nostrani (eccezion fatta per Frankie Hi Nrg Mc ed Assalti Frontali).
Autore: Vittorio Lannutti