Apprezzabile lo spirito “do it yourself” di Io e i Gomma Gommas – sono interamente opera loro la registrazione, il mixaggio, la grafica e la stessa etichetta Mulo di suono è una loro diretta emanazione – ma per il resto c’è poco da esultare… Eh no, proprio non va, troppo facile il giochino dell’album di cover così concepito: si prende una manciata di classici della canzone italiana anni Cinquanta e anni Sessanta – da “Nel blu dipinto di blu” a “In ginocchio da te”, da “Il tuo bacio è come un rock” a “24mila baci”, da “Vengo anch’io. No, tu no!” a Cuore matto” – e senza alcuno sforzo di fantasia li si ripropone in una banale versione punk’n’roll priva di reale mordente. Brani “feriti”/morti” che Io e i Gomma Gommas provano a resuscitare/guarire riuscendo solo a seppellirli nuovamente/ammazzarli del tutto sotto i colpi di un cantato anonimo, di schitarrate convulsive e di coretti ye ye. Musica da party? Bah, se avete 11 anni, la faccia devastata dall’acne e nessuna speranza di pomiciare, forse durante le festicciole del sabato sera vi divertirete a pogare con i pezzi di Io e i Gomma Gommas; per tutti gli altri che volessero tirare fuori questo cd nelle occasioni di ritrovo con gli amici, il consiglio è di utilizzarlo come simpatico sottobicchiere.
Autore: Guido Gambacorta