L’ardito progetto che Arto Lindsay (nella foto) propone al Teatro Mediterraneo, discende in linea retta dai primi passi che il nostro muoveva nella Grande Mela (marcia) delle avanguardie rock dei tardi settanta, e trattasi di una Messa noise (?!) commissionata da “La Musica nei Cieli”, strutturata in sei parti per la durata di un’ora scarsa. Michael Gaugh (anche al sax) e Peter Zuspan sono i compagni di viaggio cui è affidato il compito di creare sottofondi elettronici – ed è questo il solo trait d’union con gli “anni brasiliani”- e di manipolare, anche in tempo reale, otto giovani voci (quattro maschili e quattro femminili) di un coro polifonico. Da un lato il coro si fa carico di dare profondità e altezze emotive, ma anche di creare cortocircuiti cacofonici, dall’altro i due manipolatori indugiano su suoni onomatopeici – l’acqua ricorre più volte – di grande suggestione, grazie anche al gioco dei diffusori disposti in semicerchio, di fronte ai musicisti e alle spalle del pubblico. Al centro del palco staziona Lindsay che interviene nelle partiture talvolta con voce e sospiri, spesso con la chitarra, quella chitarra. Quella chitarra che aveva stupito nei lavori dei DNA e nell’incredibile debutto dei Lounge Lizards – strozzata, implosa, con (in)consapevoli accenti funky, ritmicamente discontinua, analfabeta per vocazione e in definitiva sempre sacrificata sull’altare del noise – è qui gratuita, superflua, inutile perché slegata dall’insieme, priva di complicità con le parti coinvolte.
Sia ben chiaro: la qualità dell’idea non è da mercatino di periferia, anzi. Il sospetto è che un lavoro così complesso sia stato portato in scena in modo frettoloso senza troppo curare l’intesa, con una certa supponenza. Intanto Lindsay continua a contorcere sé stesso e la sua chitarra goffamente mentre l’incongruenza regna sovrana e quando, dopo tre quarti d’ora esatti, un pubblico sparuto di fedelissimi invoca invano il bis, la Messa – se mai ce n’era una – è finita. E di prelati nemmeno l’ombra…
Autore: Fabio Astore
www.artolindsay.com