The Young Gods, all’anagrafe Franz Treichler, Al Comet, Bernard Trontin e Vincent Hänni, sono fini architetti alchimisti e tagliatori di diamanti sonori. In carriera hanno realizzato dischi bellissimi che hanno fatto storia.
Nuovo album tra trame acustiche, elettriche, elettroniche, vintage e avanguardiste per la band Svizzera. Intitolato “Everybody Knows” il disco uscirà su etichetta Two Gentlemen il prossimo quattro novembre (distribuito da Audioglobe).
L’anello di congiunzione tra il passato recente di “Knock on Wood” ed una pietra miliare quale “TV Sky”. Sin dall’iniziale “Sirius Business”, cosmica ed accessibile al tempo stesso, si intuisce quale sia il luogo dove The Young Gods ci trasporteranno. La band svizzera è sempre stata maestra nell’architettare meravigliose colonne sonore per viaggi immaginari verso altri mondi.
La voce è poderosa così come lo può essere il sole che sorge dietro una foresta pluviale. Altro indizio del disco è l’allucinata “No Land’s Man”, brano che danza come una pantera sotto le luci del Matrix club di San Francisco e fa saltare il cervello dell’ascoltatore con i suoi solo hendrixiani che schizzano verso l’infinito, così come lo può fare un gruppo di svitati gitani in fuga da un sogno di Philip K. Dick. “Everybody Knows” combina meditazioni sciamaniche con soavi ritornelli, parti vocali sublimi con cori celestiali, trame (hard)rock con il minimalismo e l’eleganza ambient.
Autore: Grazia De Micco
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