Centocinquanta, le band emergenti italiane che hanno partecipato al contest della Redbull. Sulla vetta l’ambitissimo premio: le chiavi di un tour bus per scorrazzare in giro per la penisola a suon di concerti. Tre i finalisti, selezionati da una giuria di specialisti, tra cui i Linea 77. Poi, finalmente, un nome: Milk White, vincitori del Redbull Tour Bus lo scorso 18 giugno al Pop Corn Club.
Dai palchi dei rock club di Roma a quello di Marghera (VE), questi giovani ed energici musicisti con la passione per il rock and roll sporco e cattivo sono partiti per un tour italiano inaugurato il 16 luglio, durante la seconda data del Neapolis Festival.
In un’intervista tenuta in una saletta bunker a Roma, fuori dal tempo, Erika Giuili (voce-chitarra), Max Amoroso (basso), Stefania Imperatori (chitarra) e Gianni Galadini (batteria) ci raccontano fra le righe perché non dobbiamo assolutamente perderli di vista.
Cosa caratterizza i Milkwhite come gruppo?
Erika:non si potrebbe dare una definizione sola, sarebbe limitante. A ciascuno di noi piace pensare che il progetto Milk White sia qualcosa di non propriamente classificabile né ascrivibile sotto un’etichetta troppo definita. Facciamo quello che ci piace nel modo in cui ci piace di più…le suggestioni garage rock a cui attingiamo sono solo un filtro attraverso cui passa tutto il resto. Energia, soprattutto.
Max: In ogni caso abbiamo una linea ideale di riferimento, diretta principalmente verso un sound di tipo newyorkese: dai Velvet underground agli Yeah yeah yeahs, passando per i Sonic Youth.
Come nascono i Milk White?
Erika: Io posso definirmi la madre fondatrice del gruppo. Avevo iniziato con un progetto solista, mi sembra siano passati tantissimi anni, invece si tratta di due anni fa circa. Dopo l’apertura a The Niro al Musicdrome di Milano ho iniziato a cercare una band. Suonare con una band di supporto è diverso…ci si sente più forti ed il risultato è qualcosa che non conosce la fragilità. Ho incontrato Max una sera a Roma, in veste di produttore (My Geysha Records) e da lì abbiamo pensato di lavorare insieme. Veniamo tutti da esperienze musicali diverse…questo è in parte la forza del gruppo.
Max: Gianni (Galadini, batteria, ndr) per esempio ha collaborato con Battiato!Diciamolo…
Gianni (sorride): tutto vero. Ho sempre pensato che la musica sia molto più che una passione. Ho studiato la batteria a lungo, frequentando anche molti seminari. Nel 2006 ho superato la selezione per l’orchestra Musicorienta, organizzata da Vittorio Nocenza e Franco Battiato.
Max: …Stefania è invece l’anima grunge del gruppo, anche lei con numerose collaborazioni precedenti con gruppi di Roma e provincia. L’ho trascinata io nel progetto Milk White, dopo la mia esperienza con gli Ilona Overdrive, dei musicisti di cui ho grande stima.
Qual è la vostra esperienza come band emergente? In soli due anni di attività avete un curriculum ricchissimo…
Erika: Estremamente positiva. Il segreto è non aver paura di mettersi in gioco, ma farsi conoscere. Noi abbiamo puntato molto sui contest, sul lavoro attraverso i social network. Abbiamo sfruttato anche il canale radio: i nostri pezzi sono stati su radio 1 rai, radio 101, radio città futura e molte altre, senza contare i canali americani che ci tengono costantemente nella programmazione. Abbiamo moltissimi amici che ci supportano (e ci sopportano) e il passaparola in rete è una risorsa preziosa.
A proposito di contest, Milk White vincitori del Redbull Tour Bus. Cosa commentate?
Erika: Favoloso. Il giorno delle finali è stato praticamente il giorno perfetto. Siamo arrivati a Mestre in aereo, abbiamo partecipato a shooting e interviste supportati da un’organizzazione veramente professionale…e poi il live, prima del concerto dei Linea 77. Suonavamo con altri due gruppi, i Resando e i Nerd Follia. Sono entrambi molto bravi e la nostra vittoria non la sentivamo per nulla scontata. È stata una sorpresa sentire il nostro nome alla fine.
Il Redbull tour bus è un’occasione perfetta per anticipare al pubblico quello che troverà nel vostro disco, di prossima uscita. Qualche anticipazione sull’album?
Stefania: E’ un disco che nasce da una collaborazione importante, perché ci sono i Velvet come produttori artistici. Abbiamo registrato presso il loro studio, partecipando tutti attivamente, sia in fase di produzione che in fase di missaggio.
Max: La sintonia è stata grande. Dopo il loro debutto pop con le majors, i Velvet hanno avuto una forte evoluzione verso l’indie. Noi avevamo le nostre idee e loro gli strumenti e i consigli adatti per realizzarle nel modo che ci è sembrato il migliore. Ci hanno fatto un po’ da fratelli maggiori… l’album sarà presentato il prossimo autunno, si chiamerà Cigarette Crimes: dodici tracce di noise e ballate rock.
Che prospettive avete come band dopo aver raggiunto traguardi così importanti?
Max: per adesso la vittoria del redbull tour bus contest ci ha dato la possibilità di partecipare al Neapolis Festival. Questa è una tappa fondamentale che ci avvicina alla realizzazione di uno dei nostri obiettivi principali, quello cioè di suonare nei festival italiani ed europei più in vista. Il Neapolis è un grande baluardo del sud Italia, è l’unico festival che riesce ad attirare grandi nomi della musica che altrimenti difficilmente sarebbero approdati al di sotto di Roma.
Erika: continueremo a mettercela tutta, per ora siamo in cerca di una Label, un’etichetta che possa accompagnarci attraverso tutte queste esperienze, la musica è la nostra priorità su tutto.
Autore: Olga Campofreda
www.myspace.com/milkwhite1