I Sonic Jesus sono una band della provincia di Latina, a cui l’Italia sembra stare parecchio stretta. Entrati nel roster della londinese Fuzz Club Records, dopo un Ep andato sold out in pochissimo tempo e uno split-single con i Black Angels, band statunitense punto di riferimento per tutta la scena “neo-psichedelica”, hanno pubblicato un monumentale doppio-LP d’esordio, “Neither Virtue Nor Anger”, che hanno presentato in un lunghissimo tour in tutta Europa.
La data di Londra è il loro “album launch show”, e la quantità di pubblico che affolla il piccolo “Waiting Room” di Stoke Newington conferma che si tratta di un evento molto atteso dagli amanti del genere.
La band, con tutti i musicisti vestiti in nero e delle proiezioni piacevolmente ipnotiche alle spalle, mette in chiaro già dalle primissime note che si tratta di un concerto “loud”, con i volumi delle chitarre altissimi e una fisicità “sonica” che non accetta compromessi.
Del live dei Sonic Jesus mi colpisce soprattutto l’impeto percussivo (al drumming poderoso di Simone Russo si aggiungono talvolta le percussioni di Marco Baldassarri, quando quest’ultimo non è impegnato con organo, theremin o chitarra), la straordinaria compattezza sonora, l’equilibrio tra le parti.
“Locomotive” è un lento crescendo che trasporta tutti i presenti in un piacevolissimo trip, la trascinante “Triumph” mette in luce il loro lato più new wave, su “Reich” Laura Battie (aka MDME SPKR) sale sul piccolo palco per duettare con la voce profonda e scura di Tiziano Veronese, “Drift 22” è una sorta di rock’n’roll allucinato.
Un gran bel concerto, il cui unico difetto è probabilmente l’eccessiva durata (siamo sopra i novanta minuti), che probabilmente ha finito per affievolire l’altissima tensione vissuta per almeno tre-quarti del set.
autore: Daniele Lama
Sonic Jesus – Lost Reprise (Official video) from Sonic Jesus Official on Vimeo.