Le Faux Ensemble è un progetto musicale nato attorno al violoncellista, e compositore francese, Benjamin Jarry. Dopo un inizio di carriera in gruppi post-rock (Moesgaard, Puanteur Crack), nei quali suonava il basso, Benjamin ha cambiato registro musicale dedicandosi allo studio del violoncello in particolar modo approfondendo gli studi sul suono barocco e composizione. Su questi presupposti nascono Le Faux Ensemble quartetto formato da due violoncelli, un pianoforte, un clarinetto e un campionamento dal vivo.
Il debut “Double bind”, nonostante sia interamente strumentale, è molto accattivante per due motivi. Il primo è perché si riferisce a un concetto psicoanalitico che descrive come qualcuno riceve due affermazioni contraddittorie, messo alla luce dell’atto di composizione musicale, e allude alla tensione che sorge tra i desideri di imitare simultaneamente i propri mentori e di isolarsi da loro. Il secondo per il suo appeal musicale. Fondendo pop minimalista, pattern ripetitivi e droni acustici, distorsioni e melodie rumorose, nei quattro brani in scaletta il quartetto guida l’ascoltatore in momenti intensi e pieni di pathos (“Double bind”), alternate a momenti circolari e frenetici (“Heartless”), ad altri momenti allegri (“End credits”).
L’intensità del sound evoca i fasti dei Velvet Underground più cacofonici e presi dalle orge noise, ma ci troviamo dentro anche la classica moderna, come Steve Reich o ancora da esperienze shoegaze di My Bloody Valentine e il minimalismo di Michael Nyman.
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autore: Vittorio Lannutti