Si parla molto di “nu rave”, un termine coniato diversi mesi fa dal bassista dei Klaxons Jamie Reynolds, per descrivere il modo in cui la sua band fa riferimento ad un periodo in cui la dance dominava in Inghilterra. È una parola che, per una esplosiva guitar band, è fuorviante e tuttavia talvolta stranamente appropriata.
L´album d´esordio “Myths of the Near Future“, prodotto da James Ford di Simian Mobile Disco uscito a fine gennaio 2007 ha consacrato i Klaxons come la ‘next big thing’. I tre componenti (Jamie Reynolds, Simon Taylor, James Righton) sono diventati un legatissimo gruppo di fratelli di musica che guardano a tutto l´hype con un briciolo di distacco, concentrandosi invece a produrre arte che continuerà a vivere finita l´ondata di clamore. Sono lettori voraci, i loro testi sono pieni di riferimenti a Richard Brautigan, Thoms Pynchon, Jg Ballard, Alfred Jarry e rappresentano una boccata d´aria fresca nella moda del realismo sociale che impera adesso.
La parola klaxon deriva dal Greco e significa urlo. Tutti coloro che si sono ritrovati a pogare alla travolgente “Four Horsemen of 2012”, canzone che chiude i loro concerti e anche l´album, ammetteranno che i 3 sono degni di tale appellativo. Dall´altra parte, invece, ascoltate il nuovo melodico singolo “Golden Skans”, coi suoi cori Beach Boys degli anni ´80, e improvvisamente tutta la spigolosità si dissolve in un morbido sospiro. Il 2007 potrebbe essere l´anno dei Klaxons con la loro ricetta di immaginazione cosmica, coscienza di avanguardia, melodie inebrianti ed energia rabbiosa che mostra la via per il futuro.
A marzo la band inglese sarà in Italia per ben due date: Milano e Bologna.
La tappa milanese dell’8 Marzo è organizzata da Mtv e rientra nelle MTV Brand:New Nights e presso il Rolling Stone, ad ingresso gratuito, sarà possibile gustarsi anche i live dei Disco Drive e Crookers Dj Set.
Mentre il 10 Marzo a Bologna, presso l’Estragon, i Klaxons divideranno il placo con i Mojomatics, ingresso 13 euro.
Autore: red.
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