Pare ormai certo che sarà pubblicato quest’anno – forse già in primavera? – il nuovo disco dei Massive Attack a quattro anni di distanza da “100th window”: di sicuro al momento c’è il titolo – “Weather underground”, il reintegro di Daddy G come parte attiva del progetto e la solita carrellata prestigiosa di guests ad arricchire la scaletta (trapelano i nomi di Damon Albarn, di Tunde Adebimpe dei TV On The Radio e di Hope Sandoval, oltre ai soliti Horace Andy ed Elisabeth Fraser). Intanto, per scaldare l’attesa nelle settimane che ci separano dall’uscita di “Weather underground”, la Rapster ha pensato bene di bissare l’operazione già compiuta nell’ottobre 2007 sul repertorio dei Daft Punk, ovvero allestire una raccolta con quei brani che hanno rappresentato un prezioso serbatoio di campionamenti per gli artisti oggetto di indagine. E quanto potevo sottolineare a proposito di “Discovered : a collection of Daft Punk samples”, vale tranquillamente anche per “Protected : Massive samples”, vale a dire che la qualità dei brani proposti rende la compilation in questione un ascolto assai piacevole anche prescindendo dallo scopo documentario per la quale è stata pensata, e del resto brani come “I’m glad you’re mine” di Al Green ed “Ike’s mood” di Isaac Hayes sono ormai dei classici intramontabili.
Piuttosto, essendo io un fan sfegatato dei Massive Attack e non potendo dire lo stesso riguardo ai Daft Punk, adesso scende decisamente il livello di difficoltà del gioco consistente nell’indovinare quale frammento sonoro è stato tagliato e in quale canzone è stato poi ricucito: qui parte “Mambo” di Wally Badarou ed inizio subito a canticchiare “Daydreaming”, all’intro di “Mellow mellow” del singer Simon Lowrell le mie orecchie associano in automatico la base di “Lately” e nel groove sotterraneo di “Stratus” a firma Billy Cobham non faccio fatica alcuna a riconoscere il cuore ritmico di “Safe from harm”.
Nella tracklist – ottimo concentrato di black music tra r’n’b, reggae-dub e jazz-soul – compaiono anche due brani che non sono stati campionati dai Massive Attack, ma da loro direttamente coverizzati: “Be thankful for what you’ve got” di William De Vaughn, all’epoca riproposta in “Blue lines” con interpretazione vocale di Tony Bryan, e “Man next door” di John Holt, inserita in “Mezzanine” e lì affidata all’ugola del grande Horace Andy.
Lista brani:
1. Wally Badarou – Mambo
2. Lowrell – Mellow Mellow
3. William De Vaughn – Be Thankful for What You’ve Got
4. Al Green – I’m Glad You’re Mine
5. James Brown – Never Can Say Goodbye
6. Isaac Hayes – Ike’s Mood
7. Billy Cobham – Stratus
8. Lewin Bones Lock – Five Man Army Dub
9. John Holt – Man Next Door
10. The Blackbyrds – Rock Creek Park
11. Pieces Of A Dream – It’s Time For Love
12. Rufus & Chaka Khan – Any Love
Autore: Guido Gambacorta