Con una produzione molto curata ed attenta, ed un suono compresso studiato e formalmente impeccabile, questa band tedesca al secondo album – cui s’aggiunge un Ep del 2005 – riesce a sopperire magari ai propri limiti creativi, ed a sfuggire, in buona parte degli episodi, ad una certa ordinarietà musicale, che ne rappresenta, in ogni caso il limite principale. Tutto sommato piacevole, ma non particolarmente esaltante, questo ‘Play’, che con un impianto chitarristico e tastieristico preciso, ed una sezione ritmica robusta e compatta, macina rock sulla falsa riga di Muse, Placebo, Biffy Clyro e Skunk Anansie, cui s’aggiungono chiari accenni wave anni 80 che ricordano Editors e Bloc Party, ma che nel complesso non riesce a convincerci del tutto, o comunque a darci l’impressione che qui si riesca a superare il limite del prevedibile e del già sentito. Testi in inglese ben cantati da Jan Sydow, e musiche da cui emerge indiscutibile perizia tecnica; ma un forte conformismo, e qualche limite di scrittura, rendono il lavoro un’occasione persa.
Ecco la tracklist di ‘Play’:
1. Moody
2. All Over Soon
3. Waste
4. Drake
5. Never Fade Out
6. The Deep Twist
7. Fire Walk With Me
8. Still Going Nowhere
9. Does It Ever Get Better
10. Play
11. No Love Lost
12. … And Then It Stopped Raining
Autore: Fausto Turi