C’è un gruppo rock a Jedda in Arabia Saudita che sta sconvolgendo i canoni di quel paese pur rispettandone (quasi) tutte le regole.
Le Accolade sono 4 e sono tutte donne: Dina (che assieme alla sorella Dareen ha fondato la band) è la chitarrista, Lamia la vocalist, Dareen al basso e Jood alle tastiere e sono sulla bocca di tutti. Il nome del gruppo lo hanno preso in prestito dal quadro favorito di Dina (che studia arte alla King Abdulaziz University), del pittore Pre Raffaelita Edmund Blair Leighton.
Non possono fare live, non possono posare per la copertina del disco, e le loro jam sono assolutamente segrete, ma le ragazze hanno una gran voglia di fare rock e le costrizioni a cui sono sottoposte le donne nel loro paese non le fermano (grazie anche all’appoggio dei genitori), basti vedere anche il loro look: hanno pearcing e non si coprono né il viso né i capelli.
Il loro primo singolo, ascoltabile dal loro myspace, si intitola Pinocchio e sta diventando ormai un cult, spinte anche dal grande interesse che hanno suscitato in alcuni dei maggiori giornali al mondo: dal New York Times a El Pays, passando per l’International Heralde Tribune. “Certo – hanno dichiarato al NYT – in Arabia questa è una sfida. Forse siamo pazze, ma vogliamo fare qualcosa di diverso“.
E anche il testo della canzone, ispirato a una relazione fallita serve a creare un’aura di curiosità attorno a queste quattro universitarie, in un mondo in cui, comunque, la scena musicale si è molto evoluta in questi ultimi anni, ma dove nella maggior parte del paese il Rock è ancora associato a qualcosa di sbagliato
“Quello che facciamo – continuano – non è nulla di sbagliato, è arte e lo stiamo facendo nel migliore dei modi“.
Se proprio si vuole fare un paragone si può dire che non sono lontane dalle sonorità degli Evanescence (che paradossalmente si portano appresso una lunga querelle sul loro essere Christian band), e chissà che non raggiungano anche il loro successo.
Autore: Francesco Raiola
www.myspace.com/accoladeofficial