È il mantovano Adolfo Durante ad aggiudicarsi il Premio Amnesty International Italia Emergenti 2015 con “Libertà“, al termine della intensa domenica 19 luglio, dedicata a musica e diritti umani a Rosolina Mare (Rovigo). Adolfo è stato selezionato da una giuria di esperti come il migliore esordiente tra i cinque finalisti del concorso che hanno prestato musiche e voci al palco di Amnesty International Italia.
Ai WDD & Michela Grena (Pordenone) il Premio della Critica, ai GolaSeca (Carbonia/Iglesias), già Premio Web, il Premio della Giuria Popolare. Gli altri due finalisti di assoluta qualità sono Riki Anelli e i Malarazza 100% terrone.
Poche ore prima ad animare l’arena di Piazzale Europa è stato il cantautore romano Alessandro Mannarino, insignito del Premio Amnesty International Italia 2015 grazie a “Scendi giù” e giunto per la conferenza stampa tra una tappa e l’altra del Corde 2015 tour. Il brano “(…) ha convinto il festival – come ha sottolineato il direttore artistico della manifestazione Michele Lionello – a supportare per il secondo anno consecutivo la Campagna di Amnesty International ‘Stop alla tortura’, vista l’incisività del testo e l’urgenza data dall’attualità”.
Il presidente di Amnesty International Antonio Marchesi ha riportato l’attenzione alla dichiarazione pubblicata lo scorso aprile, in occasione dell’assegnazione del Premio Amnesty International Italia 2015 a “Scendi giù”, per constatare che, non solo in Italia non esiste ancora una legge che istituisca il reato di tortura, ma “la proposta di legge ad oggi in discussione in Parlamento è brutta e definisce come ‘tortura’ un comportamento persecutorio reiterato, indicazione che permette l’impunità qualora la violenza viene effettuata una volta sola”.
Il cantautore Alessandro Mannarino ammette che l’aver ricevuto da Amnesty International Italia il Premio lo ha fatto sentire “meno solo nel prendere una posizione così complessa. Mi sentivo impotente dopo aver appreso della morte dei ragazzi per mano delle forze dell’ordine, di non potere fare nulla davanti all’ingiustizia e questa canzone è stato un tentativo di ribellione: il sistema così non funziona, l’istituto carcerario e repressivo è primitivo. Bisogna che il sistema studi l’uomo per aiutarlo davvero”.
Le celebrazioni in musica per i 40 anni di Amensty International Italia e i 18 anni di Voci per la Libertà proseguono al #nuovoMEI2015 (www.meiweb.it) con la presenza delle due realtà e con l’esibizione del Premio Amnesty International Italia Emergenti 2015 Adolfo Durante e di altri artisti legati alla manifestazione il 3 e 4 ottobre a Faenza all’Expo della Nuova Musica Italiana (anteprima il 1 e 2 ottobre e Notte Bianca del MEI di sabato 3 ottobre).
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Fonte: comunicato stampa