Cosa può nascere dall’unione di due delle realtà più affermate ed importanti del panorama indie italiano? E’ molto semplice: nasce Dell’impero delle tenebre (La Tempesta dischi) del Teatro degli Orrori!
E allora, musica maestro!
A capitanare il tutto è Pierpaolo Capovilla, frontman, capocomico, predicatore sarcastico e spavaldo, rabbioso e politically uncorrect, già conosciuto dal grande pubblico come cantante dei One Dimensional Man.
Alla batteria c’è Francesco Valente, compagno di Pierpaolo, alla chitarra Gionata Miroi, chitarrista e cantante dei mantovani Super Elastic Bubble Plastic ed infine Giulio Favero al basso.
L’unione di questi favolosi talenti dà vita ad uno dei migliori album italiani degli ultimi anni.
Il disco, registrato in una ex fabbrica di pavimenti di Villa del Conte nella pianura veneta, è contrassegnato da una potenza strumentale che crea canzoni nervose e colme di rabbia. Rabbia e nervosismo si ripercuotono nelle liriche che Pierpaolo, con la sua erre gucciniana, lancia come fendenti, testi che toccano temi sociali come guerra, politica e religione, ma anche senso di sconfitta e di perdita della memoria (“abbiamo perso la memoria del XX secolo, comunque sia abbiamo perso” da Impero delle tenebre).
Questo disco è un carrroarmato Rock che si sviluppa in 11 brani: irreverenti e vulcanici, con ispide chitarre che si fondono ad un favoloso groove di basso e batteria, creando un rock che fa l’occhiolino a gruppi come Melvins e Jesus Lizard, ma anche con la presenza di pezzi commoventi e toccanti come Lezione di musica e La canzone di Tom.
Con questo lavoro i Teatro degli orrori delineano nuovi sentieri nel panorama musicale italiano, che non demarcano una strada ma la aprono, con la grande speranza che l’esempio di genio ed irriverenza contagi molti altri artisti, facendo rinascere il rock made in Italy che da un po’ troppo tempo ha perso la sua verve.
Autore: Davide Cairo