E’ davvero singolare l’idea con cui è stato concepito il nuovo album dei Circo Fantasma. Il tutto parte da “I Knew Buffalo Bill”, disco del 1986, messo su da una sorta di gruppo estemporaneo, comprendente Jeffrey Lee Pierce (Gun Club), Nikki Sudden e Epic Soundtracks (Swell Maps), Jeremy Gluck (Barracudas) e Rowland S. Howard (Birthday Party). In quei solchi, il concetto di blues veniva destrutturato e rielaborato in chiave moderna, sottraendolo all’usura della semplice riproposizione delle 12 battute… I Circo Fantasma, in compagnia di una nutrita schiera di colleghi/amici (tra gli altri, Amaury Cambuzat, Nikki Sudden, Steve Wynn, Manuel Agnelli, Emilio Clementi, Mauro E. Giovanardi, Cesare Basile) hanno ripreso tale intuizione, dandole nuova linfa, attraverso la scelta di brani altrui (tranne uno, “My Heroine”, per altro assai pregevole) che esprimessero un mood appropriato. Soprattutto le canzoni vengono “interpretate” non tanto come mere cover ma, idealmente, “suonando” assieme ai loro autori, tipo aggiungere a “Bluebird” di Nick Cave, piano e cori. Così lo scorrere di pezzi come “Looking For A Place To Fall” dell’originario “I Knew Jeffrey Lee”, “Sex Beat” dei Gun Club, sino a “River Of No Return” dalla colonna sonora dal film “la Magnifica Preda”, assume un fascino particolare, ben sottolineato anche dall’attenta produzione di Cambuzat. Va dato merito ai Circo Fantasma, dunque, di aver concepito un “puzzle” perfettamente funzionale a ciò che voleva rappresentare sia sotto la veste contenutistica nonchè emozionale.
Autore: LucaMauro Assante