11/03/2013
Un concerto molto particolare, quello di Cody Chesnutt alla Salumeria della Musica di Milano. E ciò si poteva intuire già dal fatto che Cody ha permesso ai fotografi di scattare per tutta la durata del concerto.
Piccolo preambolo: nel 2003 l’artista cadde in una brutta spirale di droga e così uscì di scena per ripulirsi e uscire totalmente rinnovato con questo suo ultimo lavoro ben 10 anni dopo; e non a caso i brani che ha cantato sono tratti tutti dall’ultimo album, senza neanche un accenno al suo brano più celebre , “The Seed”, quasi a non voler rivangare il passato. Ma Cody non fa mistero di questa sua brutta esperienza, tanto da volerla raccontare tra un brano e l’altro del concerto.
Oggi lui si definisce una “persona piena d’amore”: e si vede da quanto si dà al pubblico: scende in mezzo alla folla a cantare, vuole stringere la mano alla maggior parte dei presenti, volendoli ringraziare personalmente. Nel post concerto, infine, si ferma a firmare autografi e a fare foto con tutti (davvero tutti!), nonostante fosse visibilmente stremato.
I grandi artisti non si reputano tali solo da come suonano, ma anche da come sono quando non si esibiscono su di un palco. E Chessnutt è riuscito a coniugare il suo essere una star internazionale con un’umiltà fuori dalla norma. Una persona, ancor prima che un musicista, da prendere come esempio.