Il 22 novembre 2013 ci ha lasciato il grande Bernard Parmegiani, tra gli eroi delle magiche stagioni della musica elettronica e concreta. Il compositore nacque il 27 ottobre 1927 a Parigi, era figlio di insegnanti di pianoforte, studiò come mimo e lavorò come ingegnere del suono per la televisione.
Verso la fine dei ’50 allestì un piccolo studio e cominciò a comporre, fu così che nel 1959 si unì al Groupe de Recherches Musicales (GRM) fondato l’anno prima da Pierre Schaeffer e che si avvaleva dell’esperienza precedente del Groupe de Recherche de Musique Concrète (GRMC).
Parmegiani ebbe così la possibilità di lavorare e frequentare altre figure chiave del panorama della musica concreta/proto-elettronica e fortunatamente in un momento rivoluzionario, favorevole per la ricerca e sperimentazione, con volontà e ferma convinzione da parte dei protagonisti, di poter cambiare le regole della musica di allora, attraverso la formulazione di nuovi pensieri e teorie innovative nel campo dell’acustica e con l’ausilio di nuova strumentazione elettronica.
Il suo preziosissimo lavoro fu al fianco, se non a integrazione, di Iannis Xenakis, Francois-Bernard Mache, Luc Ferrari e successivamente come responsabile del settore delle applicazioni musicali.
Il principio dell’avventura del tecnico/compositore nella musica sperimentale fu raccontato in un’intervista: “Ho lavorato abbastanza duramente al pianoforte con mia madre, ma i miei gusti musicali si orientavano verso la musica concreta (sebbene) quel tipo di musica era relativamente sconosciuta a quel tempo. Ero avvezzo ad ascoltare i primi pieces di Schaeffer e Henry alla radio ogni domenica ed ero molto eccitato da ciò che ascoltavo.”
Così già avevo il gusto, il mio background musicale e la mia formazione come ingegnere del suono, il che significava che avevo tutti gli elementi di cui avevo bisogno per una carriera nella musica concreta“.
Il giovane Bernard dovette lavorare duramente anche per compensare una preparazione musicale non completamente accademica e che finiva per differenziarlo dagli altri compositori. Egli stesso soffriva di una sorta di complesso, verso i grandi maestri, un istinto emotivo che rivelò viceversa un forte spirito creativo.
Eppure Parmegiani con le tante difficoltà nel lavorare con personalità esigenti e carismatiche come Schaeffer, fu invitato per la “Concert Collectif“, un celebre evento musicale organizzato dallo stesso Pierre Schaeffer insieme a Iannis Xenakis, dove gli artisti convocati dovevano elaborare una partizione musicale di pochi minuti, strutturata su una propria sequenza e su quella degli altri.
Da quel momento in poi la vita di Parmegiani è stata un susseguirsi di ricerche, studi e di straordinarie composizioni: 78 opere alle quali vanno aggiunte 27 musiche per film, 14 musiche per coreografie, 12 musiche di scena, 12 sigle per radio, 33 composizioni per film-TV, documentari, spettacoli televisivi…probabilmente l’opera più ascoltata di Bernard Parmegiani è il jingle dell’aeroporto Roissy-Charles de Gaulle utilizzato dal 1971 al 2005.
L’attività al GRM per il compositore terminò nel 1992 quando decise di aprire il proprio centro “Fabriquasons“.
Parmegiani in carriera ha ricevuto diverse onoreficenze e premi, tra i più significativi si citano: Gran Premio del disco 1979; Gran Premio dei “Compositeurs de la SACEM” 1981 Premio Magisterium Concorso Internazionale di Bourges 1991; Cavaliere dell’ordine del Merito 1991; Premio “Golden Nica” di Ars Electronica di LINZ 1993.
autore: Luigi Ferrara