D’accordo: passeranno pure cinque anni tra un disco e l’altro del power-trio tarantino dei Ninfea ma è pur vero che, se anche trascorre un lustro, ci saran pure sacrosante ragioni. In primis non manca mai la cura dei dettagli progettuali, coesi in un sound dall’energia dirompente e poi non va trascurato il fatto che, per fare e dire qualcosa di nuovo, è bene uscire solo quando si crede alla causa in essere. Fanno ritorno con i 10 pezzi di “Ri-Evoluzione”: smaltati con unghie rock-grunge che graffiano ancora col piglio giusto, sotto l’egida di Max Zanotti (Deasonika, Casablanca) alla produzione e dell’iniziativa di Puglia Sound.
L’antefatto di tutto ce l’ha dato il singolo “Sono virtuale” che mette alla berlina la devastante schiavitù che la tecnologia impone alla gente ed il relativo videoclip è alquanto esplicativo e dalla forza shockante: vedere per credere, mentre alle sole orecchie (per ora) è demandato il privilegio di farsi penetrare dalle schermaglie granitiche messe in campo dai Nostri, che prendono il largo con “Rocket evolution”, remando sempre controcorrente: quel flow invettivo vomitato anche in “Generazione X”, “Rumore nel deserto” e “Ominide”.
Comunque, c’è solo l’imbarazzo della scelta per decidere la traccia più urticante, velenosa, impietosa, che asfalta a tema libero ma con l’occhio attuale di chi sa osservare come gira la socialità e la paura dell’oggi. Forse, si dirà a cuor leggero, che trattasi di “Psicosi moderne” ma sta di fatto che I Ninfea ci beccano, eccome! Sputano verità senza ghirigori o edulcoranti di comodo. Eh, no! Cosi per loro non avrebbe nemmeno senso e sarebbero sicuramente sgamati e tacciati di populismo spicciolo. Invece, si sente che grondano sudore con anima verace, istintiva, scevri da scaltrezze e furberie idealiste.
Quindi tanta benedetta rabbia e poca tregua, come l’energic-ballad “Leda”, mentre ai saluti ci contagiano con l’estrosa “Virus blues”. Ritengo che, dopo vent’anni di attività, i Ninfea non debbano più render conto a nessuno e né dimostrare più chissà cosa, però è nella loro indole non obliare l’obiettivo di essere concreti e credibili e quindi, come logica conseguenza, “Ri-Evoluzione” è un’ulteriore prova di progresso e maturità, che non vuol dire che basta sommare quattro lustri di militanza per incassare stima e rispetto ma la si ottiene, piuttosto, con alacrità e fervore progettuale. Mettici, poi, una solare attitudine passionale et…voilà! I Ninfea tornano a girare nella grande roulette del rock. Rien ne va plus…
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autore: Max Casali