Pratiche di resistenza, talvolta celate, sempre pagate a duro prezzo. Cosa avranno mai in comune due opere come Jojo Rabbit e Figli? Poco o nulla o forse il semplice fatto che, in fin dei conti, per continuare a vivere è necessario resistere di Michela Aprea
Jojo (Roman Griffin Davis) è un ragazzino suo malgrado vittima e artefice della mitopoiesi hitleriana e nazista. Si sente già gerarca, poco più che decenne. Gli piace tenere il braccio teso, pure se è chiaro a chiunque quanto sia terribilmente ridicolo. Ha una mamma (Scarlett Johansson), dura come la roccia; il padre è in guerra o chissà dove; la sorella è in paradiso e la casa nasconde un segreto che proprio non si può rivelare.
Jojo attraverserà la tragedia nazista schivando passi dell’oca, braccia tese, alti ufficiali della SS e della Gestapo, scovando volantini e scarpe rosse, aguzzando le orecchie e anche il cuore e poi l’ingegno, pure, in un percorso che svela la disumana insensatezza di quanto ora subito e un tempo ammirato.
Il film, diretto da Taika Waititi e liberamente tratto dal romanzo “Come semi d’autunno” di Christine Leunens (del 2004) è una commedia amara sull’impatto del nazismo sulla mente umana, sulla sua pervasività e sulla violenza con la quale essa si è abbattuta, si abbatte, sui bambini.
Per Jojo, Hitler (Taika Waititi) è un amico immaginario fidatissimo, un riferimento costante in una vita che scoprirà nel suo percorso di crescita essere terribilmente farsesca. Come pure quella storia che anche a casa sua (il film è ovviamente ambientato in quella che appare una cittadina tedesca) siano stati gli americani a debellare il male fascista come a suggellare il passaggio dalla fine di una bugia all’altra. Unica verità possibile l’amore che scatena e scardina anche gli effetti della propaganda più massiva, aggressiva, pervasiva. Il film, presentato in anteprima al Torino Film Festival 2019, è stato rivelazione dell’ultima edizione degli Oscar conquistando numerose nomination (miglior montaggio, costumi, scenografia, attrice non protagonista, Scarlett Johansson, miglior film) e accaparrandosi il premio per la miglior sceneggiatura non originale. La cosa ha ingenerato molta curiosità e aspettative su un’opera che non rappresenta sicuramente un “must”.
Come non lo è “Figli” di Giuseppe Bonito, da una sceneggiatura di Mattia Torre, tratta dal suo monologo “I figli invecchiano”. Anche qui grande attesa e aspettative per la coppia Paola Cortellesi– Valerio Mastandrea nei panni di Sara e Nicola, che si è rivelata, invece, infelice, frigida, scevra pure della minima intesa. e senza attrattiva non scatta niente, neanche un briciolo di compassione o empatia, soltanto una noia mortale per un film inutilmente prolisso. “E lasciatevi!”, verrebbe da gridare, mentre si frigge in sala, oppure si potrebbe voglia di lanciare un “e muori!” tutte le volte che l’uno o l’altro si gettano idealmente dalla finestra. Almeno, di tanto in tanto, si rivelano, come miraggi, felici trovate come l’inquietante monologo di Betti Pedrazzi (nel film la mamma di Sara) sul potere che gli anziani hanno ormai conquistato nel Paese. Il film fa male. Per la noia, l’interpretazione deludente, e per l’impianto narrativo, che fa acqua da tutte le parti.
SCHEDA TECNICA | JOJO RABBIT
Data di uscita: 16 gennaio 2020
Genere: Commedia, Drammatico
Anno: 2019
Regia: Taika Waititi
Attori: Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Taika Waititi, Scarlett Johansson, Sam Rockwell, Archie Yates, Rebel Wilson, Alfie Allen, Stephen Merchant
Paese: Germania, USA
Durata: 108 min
Distribuzione: Walt Disney Italia / 20th Century Fox
Sceneggiatura: Taika Waititi
Fotografia: Mihai Malaimare Jr.
Montaggio: Tom Eagles, Yana Gorskaya
Musiche: Michael Giacchino
Produzione: Czech Anglo Productions, Piki Films, Defender Films, Fox Searchlight Pictures
SCHEDA TECNICA – FIGLI
Regista: Giuseppe Bonito
Attori: Valerio Mastandrea, Paola Cortellesi, Stefano Fresi, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Andrea Sartoretti, Massimo De Lorenzo, Gianfelice Imparato, Carlo de Ruggeri, Betti Pedrazzi
Genere: Drammatico, Commedia
Sceneggiatura: Mattia Torre
Fotografia: Roberto Forza
Montaggio: Giogiò Franchini
Musiche: Giuliano Taviani, Carmelo Travia
Produzione: Wildside / Vision Distribution
Distribuzione: Vision Distribution
Anno: 2020
Paese: Italia
Durata: 97 min
Data di uscita: 23 gennaio 2020