Sulle scene dal lontano 1992, i Crowbar giungono alla ottava release, forti di tanti buoni lavori ed di un autentico capolavoro chiamato “Broken Glass”, pubblicato nel 1996. Il loro doom metal non è cambiato in dodici anni di carriera ma si è arricchito di quella componente blues più marcata rispetto al passato ed immancabile nella musica di una band che viene da New Orleans. Nella line-up fanno parte mostri sacri del genere doom hard/blues come Rex Brown (Pantera, Down) e Warren Riker (Down II). I gruppi di riferimenti sono ovviamente i Pantera e i Down, gruppo postumo di Phil Anselmo, dedito ad un blues arcigno, potenziato e desertico. Quello che distingue i Crowbar è una percettibile attinenza hardcore che si esprime nelle accelerazioni al fulmicotone. Riff sludge massicci ed indistruttibili, voce graffiata, stop and go a ripetizione, batteria schiacciasassi e basso martoriato sono la struttura portante di questo lavoro. Una sofferenza di fondo che si evince dalle liriche oniriche e pessimiste e dal timbro vocale del singer. “Fall Back To Zero”, in questo senso, è un incredibile capolavoro fatto di arpeggio ipnotico e voce dall’oltretomba, arricchito da una improvvisa accelerazione di chitarra. Insomma, di dischi del genere non ne escono molti. I Crowbar sanno fare il loro lavoro come pochi.
Autore: Andrea Belfiore