Esperimento nonsense, questa autoproduzione di 43 minuti intitolata ‘Tortellini’. In essa, a rari, indolenti momenti musicali diciamo così “da cameretta” – ‘Amico Strano’, o ‘Cenacolo’ – si alternano patafisiche e dadaiste trovate delle quali solo qualche volta è possibile venirne a capo. Se infatti possono suscitare flebile interesse alcune dimostrazioni del milanese (b)ananartista e dei suoi compagni d’avventura dello stuprobrucio, su come rumori assortiti accompagnino efficacemente gli strumenti musicali – l’ottima ‘Gigli Grigi’, o la sconcertante ‘Le Mucche’ – bisogna dire che buona parte del lavoro non possiamo prenderlo molto sul serio. E ciò malgrado ci sia del buono anche nelle improvvisazioni gutturali a più voci, che pescano in certo teatro d’avanguardia, ma va detto, per chiarezza, che in ‘Tortellini’ la musica è solo un pretesto per la sperimentazione, e non viceversa.
Non vorrei che (b)ananartista fosse un giovane artistoide che crede che qualsiasi stranezza sia arte, che il metodo non serva, e che dunque la musica per lui rappresenti solo il pretesto per sfogare la sua strabordante creatività in maniera disordinata. I rumori di ‘Fallon’ sembrano quelli che fa una persona che sta rassettando la stanza: ma insomma!
Artista figurativo, pittore che pare sia stato anche alla biennale di Venezia (la copertina del CD se l’è disegnata lui…) non penso sarà facile persuadere (b)ananartista ad abbandonare questa forma d’arte e tornare all’altra.
Nel CD, in vendita a 10€ contattando l’artista, leggiamo: “Contatta (b)ananartista, invitalo a suonare, compragli i dipinti, non ti deluderà. Invitalo, lui farà un concerto a casa tua”.
Autore: Fausto Turi