Seguito di A Larum del 2008, e dell’EP Sweet William del 2009, dedicato a Shakespeare, questo secondo album Been Listening uscito quest’anno per la Transgressive Records vede Johnny Flynn e la sua band, i Sussex Wit, proseguire con il loro solido folk rock poetico e melodico, ispirato soprattutto dai testi di Flynn, che si diletta fra poesia, teatro e scrittura di canzoni avendo Shakespeare e Yeats come suoi riferimenti privilegiati.
Il genere, molto praticato in ambiente anglosassone, è quello dei Pogues e di altri mostri sacri simili, ma Flynn predilige l’impianto rock-band per strimpellare i suoi sonetti, per giocare a fare il giullare d’altri tempi, e perciò componimenti come Barnacled WarShip o Been Listening risultano un po’ più classicamente rock, mentre il taglio folk, grazie anche ai fiati e alle cornamuse, è più incisivo in Kentucky Pill, o in Lost and Found, i due bellissimi pezzi iniziali, o in Sweet William part 2, dove la reminiscenza di musica celtica si fa davvero preponderante.
Tra Irlanda, Galles, Cornovaglia, Bretagna e Scozia viaggiano dunque i suoni di Johnny Flynn, con un ritmo e una dinamicità musicale che cita i Pogues per i violini o per le sessioni ritmiche, come in Agnes.
Pienamente anglo-folk è The Water, che vede il bellissimo duetto vocale con Lara Marling, con la quale l’album sembra smettere di flirtare col folk celtico per rappresentare a pieno titolo il genere, salvo cambiare idea poi con l’intro blues di Howl, un pezzo quasi waitsiano. E fra un ammiccamento di genere e l’altro prosegue fino alla fine l’affascinante lavoro di Flynn e della sua band, sicuramente una delle cose più fresche e interessanti che la musica celtica, tradizionalmente poco fortunata da noi, ha regalato all’Europa in questi ultimi anni.
Autore: Francesco Postiglione