Con le radici ben piantate in un’idea di rock hard che con il tempo attraversa e coniuga le varie fasi dell’alternative made in Italy approdando finalmente allo stoner, quello che propone il duo brianzolo/milanese dei Quarzomadera (Davide Sar, voce, chitarra, basso e keyboards e Tony Centorrino, batteria e percussioni) è un qualcosa che non trova molti epigoni.
Tutte le tracce contenute in Apologia del Calore hanno un appeal immediato e molto forte, e i suoni, pur essendo potenti e ben definiti riescono ad essere puliti, accurati e studiati.
L’album dunque scorre fluido e chi ha tirato in ballo la ormai dimenticata qualifica di ‘class rock’ ha avuto una buona intuizione. Una bella sfida immaginare dunque i riff polverosi e monolitici dello stonerrock tramutati in un sound quasi elegante; da non crederci, ma è così.
Contribuisce a questa dimensione una non celata passione per il progressive storico (la prima cover realizzata dai Quarzomadera è proprio in quest’album ed è Amico di Ieri de Le Orme), la spiccata attitudine melodica, una voce atipica, non propriamente ‘forte’ e forse il cantato in italiano.
Niente è quindi lasciato al caso, ma di eccessivo compiacimento fortunatamente neanche l’ombra.
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autore: A.Giulio Magliulo