I Pulled Apart By Horses sono un giovane quartetto punk-hardcore proveniente da Leeds. Il loro omonimo album d’esordio uscito a giugno è stato acclamato da molti critici stranieri che li hanno collocati tra i possibili migliori gruppi emergenti del 2011.
“Back To The Fuck Yeah” è il pezzo di apertura. Un inno alle urla isteriche e al puro punk dinamico, energico e veloce. “The Craspons” è ancora più veloce e ritmata ma questa volta alle urla isteriche si alternano diversi cambi di ritmo, con le chitarre che si intrecciano vorticose e sfrenate; “High Five Swan Dive Nose Dive” è l’apice della perfetta coesione tra hard rock e hardcore.
Ancora una volta c’è un lavoro perfetto delle chitarre e batteria che lasciano in disparte l’euforia eccentrica del leader Tom Hudson le cui grida questa volta appaiono in secondo piano.
“Yeah Buddy” è un puro concentrato di punk che ricorda a tratti il sound più vivace, ma pur sempre urlato dei ben più noti ma non più vecchi Enter Shikari.
“I Punched A Lion In The Throat”, secondo singolo estratto, è il brano con il quale il quartetto di Leeds si è messo più in evidenza. Il pezzo è un mix perfetto di punk, hardcore e pop; alti spasmi ritmici si alternano a momenti più soft, quasi a ricalcare le ben quiete note di un pop punk lievemente accarezzato.
La parte conclusiva è un esplosione di chitarre e scream sostenute dal ritmo incessante del basso che batte imperterrito sullo sfondo.
Se “I’ ve Got Guestlist To Rory O’ Ha” è un agglomerato di rumori e urla incessanti, “Get Off My Ghost Train” è ancora un’altra conferma che questi ragazzi sanno anche suonare e conciliare perfettamente i diversi generi sui quali basano il loro lavoro. C’è il punk, la screamo, l’hardcore e un pizzico di pop, sempre e comunque, che conferisce quel ritmo che rende i pezzi mai noiosi e sempre dinamici e carichi di energia.
“Meat Balloon” nel lontano 2008 fu uno dei singoli di lancio. Cambi di ritmo e ancora una volta urla a squarciagola la caratteristica principale di una band che non sembra mai spegnersi, che impone l’esplosione e la fusione del sound come propri ed unici marchi di fabbrica.
Così l’album prosegue senza sosta: “Moonlight Talons” potrebbe dar vita ad un pogo infernale e incessante; i capelli bagnati potrebbero agitarsi freneticamente e il ritmo diabolico potrebbe avvolgere chiunque in un vortice carico di enfasi.
Si prosegue sulla stessa linea con “The Lighthouse” e “Den Horn” e c’è anche spazio per un ultimo brano: la bonus track “E= MC Hammer” che non è la famosa formula di Einstein bensì una soluzione di chitarre, basso, batteria e urla che mettono i brividi e prendono n giro il vecchio rapper anni ottanta. La track è in assoluto la più potente e carica dell’intero lavoro che mai sembra dare cenni di cedimento e subito dalla prima nota premette ciò che poi sarà.
“Pulled Apart By Horses” è un disco brillante e giovane che verrà apprezzato dagli amanti del genere e forse farà storcere il naso a chi è di orecchio più sopraffino, ma sicuramente porrà la band in una posizione di prestigio nella categoria punk hardcore emergente, dove fino ad ora si era visto poco e niente.
Autore: Melissa Velotti