Da Torino ecco l’esordio in 50 minuti di questo gruppo ska attivo dal 1998 con diversi demo CD e tour in giro per l’Italia già all’attivo, composto da 6 elementi, che si avvale poi di una buona sezione fiati ospite, marchio distintivo – del resto – di ogni formazione ska che si rispetti.
Disco allegro, zeppo di richiami alla musica leggera italiana dei 60, con due o tre zampate vincenti quali ‘Lo Ska nel Mare’ (che dal vivo dev’essere proprio una bomba…) e le più posate ‘Bella’ e ‘Charleston’; poi c’è ‘Viaggio’, così simile alle coinvolgenti canzoni d’amicizia dei Modena City Ramblers, l’immancabile cover dello strumentale ‘Hawaii 5-0’, e persino un paio di pezzi pacifisti sinceramente poco riusciti.
Nessuna aggressività e nessun impegno tipo gruppi ska-core quali Shandon o Ska-p: con gli Skarabazoo siamo dalle parti di gruppi più ‘festaioli’ in giacca e cravatta quali Vallanzaska ed Arpioni, ed l’amore e la danza sono i temi portanti delle canzoni.
Un buon lavoro lo fanno Corrado Buffa alle tastiere e pianoforte, ed il chitarrista Samuele Mairo – autore, lui, di tutte le canzoni –, ma il disco non riesce a convincerci, principalmente poichè le 14 tracce contengono diversi riempitivi infilati, con furbizia, tutti in blocco in coda al disco; questi serviranno certamente al gruppo per allungare i concerti ora che sono all’esordio discografico, ma appesantiscono inutilmente questo ‘Non Riesco a Stare Fermo’.
La ghost track poi resta un mistero… una sorta di Withney Houson che accenna in inglese un motivo poco coerente che resto del disco…
Molto ben curato il loro sito internet, in cui scopriamo che il disco ha suscitato un certo interesse radiofonico durante l’estate, e che gli Skarabazoo suoneranno live a Torino il 30/9.
Autore: Fausto Turi