I Calibro 35 hanno dato alle stampe “Nouvelles Aventures” (Universal), disco di pregio che conferma l’ottimo livello artistico della band italiana, capace di parlare un linguaggio trasversale e di caratura internazionale; il 27 luglio “Nouvelles Aventures” sarà presentato nell’ambito del Main Out Fest, al Flava Beach, per un evento targato Auditorium Novecento Napoli, Rockalvi Festival e Main Out.
E in occasione dell’uscita di “Nouvelles Aventures” abbiamo posto alcune domande al suo produttore Tommaso Colliva.
Dopo gli omaggi in studio e dal vivo al “Maestro” Ennio Morricone, avete appena dato alle stampe il vostro ultimo lavoro discografico “Nouvelles Aventures”, un disco che, pur restando ancorato ad una dimensione “cinematografica”, vive della propria essenza, disancorandosi da ogni matrice “didascalica”; un disco che, navigando verso forme espressive strumentali, appare nutrirsi di se stesso e animato da uno spirito più viscerale e intimo. Quale è stata la genesi che ha portato alla “scrittura” di “Nouvelles Aventures”?
‘Più di 15 anni fa Calibro è nata con una missione abbastanza precisa – riportare in vita un suono fortemente legato a un determinato periodo del cinema italiano. Detta così sembra facile ma è un campo enorme, ancora oggi oggetto di archeologia musicale e continue riedizioni di titoli. Per noi – che non siamo collezionisti o archeologi – è invece diventata un’ottima scusa per studiare la musica, il suono e le tecniche compositive e realizzative di quel mondo, farle nostre e partire da lì per fare cose nostre che da lì vengono ma magari vanno altrove. Se “Decade” un po’ chiudeva il ciclo della nostra adolescenza “Nouvelles Aventures” invece si apre al futuro e alla domanda “Dove si va da qui?”’
In questi quindici anni e più che hanno caratterizzato la vostra attività artistica, si può serenamente affermare che i Calibro 35 sono stati un gruppo sempre coerente con le proprie idee e con la propria “concezione” di musica; in un’epoca come la nostra in cui è difficile emergere con un prodotto musicale di qualità che esuli dal mainstream, “Nouvelles Aventures” appare una scelta al contempo di “valore” e coraggiosa. Cos’è per voi cambiato in queste ultime due decadi in relazione al mercato musicale e ai suoi mezzi di fruizione e di divulgazione?
‘C’è una frase fatta che dice “di necessità virtù” e questo è quello che ci ritroviamo a fare: siamo quello che siamo e cerchiamo di adattarci al presente che cambia continuamente. Da un lato Calibro è un progetto che è nato e ha avuto possibilità di esistere anche grazie alla rete che permetteva la circolazione anche di progetti per le nicchie di appassionati sparsi per il continente. Dall’altro – soprattutto negli ultimi anni – le dinamiche dei social e delle piattaforme di distribuzione stanno uniformando massicciamente la produzione musicale. Per noi però c’è poca scelta: siamo un gruppo strumentale di musica suonata, inseguire i trend quando vanno altrove non è cosa per noi. Cerchiamo di evolvere quello che facciamo ma ci interessa vivere nel presente non nella nostalgia di foto sbiadite.’
“Nouvelles Aventures” è stato registrato presso l’Auditorium Novecento di Napoli e proprio in terra campana lo presenterete dal vivo il 27 luglio al Main Out Fest. Quale è stato (e qual è) il vostro rapporto, da gruppo di origini “meneghine” (Milano ritorna sempre citata nei vostri dischi), con la realtà artistica e culturale partenopea?
‘La scelta di venire a registrare a Napoli è stata fatta per due diversi fattori. In primis nessuno di noi vive o è vissuto qui e quindi ci permetteva di isolarsi per una settimana in un contesto nuovo e privo delle distrazioni della quotidianità, esattamente come si era fatto per registrare SPACE a Londra o Ogni Riferimento a New York. Poi abbiamo scoperto dell’esistenza di un luogo sulla carta iper affascinante come Auditorium Novecento: uno studio storico bellissimo riportato in vita da volenterosissimi appassionati di musica… Per nostra esperienza può essere l’incipit di un libro bellissimo – dove tutto accade magicamente – o di un disastro annunciato – in cui ti ritrovi in uno studio dove non funziona nulla e non ne esci con neanche un pezzo. Abbiamo deciso di giocare e siamo stati baciati dalla fortuna: un gruppo di persone eccezionali che vivono la loro missione focalizzati sul fare le cose bene e farle funzionare a dovere per riportare in vita non le reliquie di un luogo ma la sua vera funzione primaria: FARE MUSICA! In questo processo si è anche deciso volontariamente di non forzare nessuna appropriazione culturale e di non cavalcare nessun trend facendo omaggi espliciti. C’è un sacco di musica fatta a Napoli che ci influenza e ci affascina da tempi tutt’altro che sospetti – tantissime cose di Roberto De Simone, i primi due dischi dei Napoli Centrale piuttosto che “Rosso Napoletano” di Tony Esposito o un gigante come Enzo Avitabile – la cosa trasuda nella nostra musica e sicuramente io la sento in questo disco (in “Bolero” piuttosto che in “Mompracem” ad esempio). Spero ci sarà presto tempo e modo per fare qualcosa di più specificamente partenopeo anche per noi e assorbire ancora di più’.
https://recordkicks.bandcamp.com/album/nouvelles-aventures-ltd-gatefold-crystal-clear-vinyl
https://recordkicks.com/product/calibro-35-nouvelles-aventures-ltd-gatefold-crystal-clear-vinyl/
autore: Marco Sica